Concetti Chiave
- Francesco Guicciardini, nato a Firenze nel 1483, fu un influente trattatista e scrittore italiano.
- Studiò diritto a Firenze, Ferrara e Padova, avviando una brillante carriera politica al suo ritorno a Firenze.
- Sposò Maria Salviati per consolidare la sua posizione politica, appartenente a una famiglia prestigiosa fiorentina.
- Fu Ambasciatore in Spagna e scrisse la 'Relazione di Spagna', analizzando le condizioni politiche e sociali del paese.
- Ricoprì importanti incarichi sotto i Medici, divenendo governatore di Modena, Reggio e Parma e generale dell'esercito pontificio.
Indice
La formazione e carriera iniziale
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 ed è stato un trattatista e scrittore.
Studiò diritto a Firenze dal maestro Francesco Pepi, per poi continuare questi studi a Ferrara e Padova.
Rientrò poi a Firenze, dove iniziò la sua carriera politica.
Matrimonio e carriera politica
Successivamente si sposò con Maria Salviati, la quale apparteneva ad una famiglia prestigiosa a Firenze; si sposò proprio per aver agevolata la sua carriera politica.
Ambasciatore e opere in Spagna
Ebbe una grande carriera in campo politico, tanto che diventò Ambasciatore presso il Re di Spagna; durante il periodo trascorso il territorio Spagnolo, scrisse la ‘Relazione di Spagna’, un testo dove egli analizza le condizioni di vita e politiche della Spagna.
Ritorno a Firenze e alleanze
Successivamente tornò a Firenze, dove erano saliti al potere i Medici; grazie al loro appoggio divenne governatore di Modena, Reggio e Parma, ma anche come generale dell’esercito pontificio.
In questo periodo scrisse i ‘Ricordi’ e la ‘Storia d’Italia’.
Propose un’alleanza per limitare lo strapotere di Carlo V e garantire l’indipendenza alla penisola Italiana; l’alleanza venne effettuata tra la Francia e i vari Stati Italiani (Lega di Cognac).
Ritiro e ultimi anni
Verso la fine della sua vita si ritirò dalla vita politica, esiliandosi nella sua villa del Finocchieto, dove scrisse alcune opere.
Dopo che gli vennero confiscati i beni, lasciò Firenze, per poi ritornarci e assunse alcuni incarichi politici, per poi abbandonarli dopo poco.
Morì nel 1540.