Nebulosa95
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Concetti Chiave

  • Francesco Guicciardini, nato nel 1483 a Firenze, si formò in diritto a Ferrara e Padova, avviando la sua carriera come avvocato.
  • Il suo matrimonio con Maria Salviati fu strategico, facilitando una carriera politica che lo vide ambasciatore in Spagna e governatore per i Medici.
  • Guicciardini favorì l'alleanza italiana contro la Spagna, ma la sconfitta della "lega di cognac" lo portò a ritirarsi nella villa di Arcetri.
  • Criticava Machiavelli, sostenendo che la storia romana non offre lezioni universali e promuoveva l'uso della "discrezione" basata sull'esperienza.
  • Esaltava l'interesse personale come guida nelle decisioni e criticava la corruzione delle istituzioni ecclesiastiche.

Indice

  1. La carriera di Francesco Guicciardini
  2. Critica alla concezione storica di Machiavelli

La carriera di Francesco Guicciardini

Francesco Guicciardini nacque nel 1483 a Firenze dove intraprese i primi studi di diritto, proseguiti poi a Ferrara e a Padova, che si conclusero con una laurea in diritto civile e l’inizio della carriera da avvocato. In questo periodo sposa, più per interesse politico che per amore Maria Salviati, attratto soprattutto dal prestigio dei suoi familiari.

In seguito al matrimonio intraprese una carriera politica rapida e prestigiosa: fu incaricato come ambasciatore in Spagna, fu eletto, dai Medici, a governatore di Modena, Reggio e Parma, e come commissario generale dell’ esercito pontificio alleato con Carlo V e contro i francesi. Le sue grandi doti diplomatiche si dimostrarono proprio durante quest’ultima esperienza, durante la quale favorì un’alleanza fra gli Stati italiani e la Francia, in modo da poter difendere l’indipendenza dell’Italia dall’avanzata Spagnola. Questa lega, chiamata “lega di cognac”, fu però presto sconfitta , Roma e altre città italiane vennero saccheggiate, e Guicciardini decise di rifugiarsi nella sua villa di Finocchietto, e successivamente nella villa di Arcetri, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita e si dedicò alla stesura delle sue più importanti opere, avvalendosi di quell’esperienza politica accumulata durante questi anni

Critica alla concezione storica di Machiavelli

Guicciardini critica la concezione della storia di Machiavelli e afferma che i suoi ragionamenti sono infondati e arbitrari, egli afferma che la storia romana non conserva nessun valore esemplare, dunque l’uomo non ha strumenti sicuri per prevedere o conoscere la realtà sottoposta all andamento alterno della fortuna,ma può soltanto tentare con la propria “discrezione”, derivata dall’esperienza. Questo lo porta all’elogio del “particolare” cioè dell interesse personale come criterio per individuare ciò che è giusto fare in una determinata situazione. Elogio dell’ostinazione prodotta dalla fede e critica della corruzione dell’ istituzione ecclesiastica.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali incarichi politici di Francesco Guicciardini?
  2. Francesco Guicciardini intraprese una carriera politica prestigiosa, servendo come ambasciatore in Spagna, governatore di Modena, Reggio e Parma, e commissario generale dell’esercito pontificio alleato con Carlo V.

  3. Come Guicciardini critica la concezione storica di Machiavelli?
  4. Guicciardini critica Machiavelli affermando che i suoi ragionamenti storici sono infondati e arbitrari, sostenendo che la storia romana non ha valore esemplare e che l'uomo deve affidarsi alla propria esperienza e discrezione.

  5. Qual è l'importanza del "particolare" secondo Guicciardini?
  6. Guicciardini elogia il "particolare", ovvero l'interesse personale, come criterio per determinare ciò che è giusto fare in una situazione specifica, sottolineando l'importanza dell'esperienza individuale.

Domande e risposte

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