Concetti Chiave
- La canzone "Il pensiero dominante" è dedicata a Fanny Targioni Tozzetti e pubblicata nel 1835 nei Canti, aprendo il ciclo di Aspasia.
- Il tema principale è la celebrazione dell'amore, descritto come dolcissimo e possente, con un focus sull'innamoramento.
- La prima parte elogia l'amore come pensiero dominante, che offre forza contro la morte e la noia, pur essendo un'illusione consapevole.
- Nella seconda parte, Leopardi si rivolge alla donna amata, vista come incarnazione ideale e illusoria dell'amore stesso.
- La canzone utilizza l'antitesi per contrapporre l'amore a realtà e indifferenza, sottolineando il suo potere come sogno vivido.
Indice
Origini e Pubblicazione
Si crede che questa canzone stia stata composta all'inizio degli anni trenta, dedicandola ad una donna di cui si era innamorato di nome Fanny Targioni Tozzetti. Venne però pubblicata per la prima volta nel 1835 nei Canti ad aprire la sezione intitolata ciclo di Aspasia o ciclo dell'amore fiorentino, in cui si vede un graduale passaggio dall'amore alla delusione.
Qui ci troviamo nel primo testo di questa sezione e quindi ancora nel tempo dell'innamoramento, tanto che il tema principale è la celebrazione dell'amore, descritto come dolcissimo e possente. Il testo appare suddiviso in due parti di lunghezza disequilibrata_
1.
Temi della Prima Parte
Prima parte, qui l'io poetico si rivolge al pensiero dominante nella sua testa, ovvero quello dell'amore, che viene da lui elogiato. Si parla infatti della sua dolcezza e della sua potenza, per poi elencare tutti gli effetti positivi che ne derivano: dare la forza di affrontare la morte, rifiutare gli atti indegni e le speranze, e anche fronteggiare la noia della società. Tuttavia Leopardi rimane sempre consapevole dell'illusione che appare davanti al sentimento amoroso, ma è un sogno che per lui vale la pena di essere vissuto;
2.
Temi della Seconda Parte
Seconda parte, qui invece Leopardi si rivolge alla donna, come se dicesse che, dato che l'amore è l'unica illusione che possa paragonarsi alla realtà, è perché esso di manifesta nella donna amata. Come da tradizione, la donna innamorata non si presenta come una figura realistica ma illusoria e ideale, come se incarnasse proprio questa illusione amorosa.
Antitesi e Contrapposizioni
Fondamentale in questa canzone il ricorso alla figura retorica dell'antitesi, come ad esempio quella che si presenta tra l'io poetico e il mondo composto da tutti gli altri uomini. Tuttavia è anche presente una contrapposizione a livello temporale: quando l'io poetico viene fulminato dall'amore, prima il protagonista si mostra indifferente a qualunque altro pensiero, anche a quello della morte. Successivamente invece si verifica una contrapposizione sottolineata nelle ultime due strofe da termini come "giammai, oggi" al quarantaquattresimo e al quarantasettesimo verso, oppure da "sempre, ore" al cinquantatreesimo e il cinquantasettesimo verso. Tutte queste antitesi ovviamente si rifanno ad una contrapposizione originale: l'amore è un sogno, in quanto nella vita non vi è piacere, eppure questo sogno ha la forza del vero tanto da resistere tenacemente al vero che dovrebbe mascherarlo in quanto appunto, si va a presentare come un sogno.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la pubblicazione della canzone?
- Quali sono i temi principali della prima parte della canzone?
- Come viene rappresentata la donna nella seconda parte della canzone?
- Qual è il ruolo delle antitesi e contrapposizioni nella canzone?
La canzone è stata composta all'inizio degli anni trenta e dedicata a Fanny Targioni Tozzetti. È stata pubblicata per la prima volta nel 1835 nei Canti, aprendo la sezione intitolata ciclo di Aspasia o ciclo dell'amore fiorentino.
Nella prima parte, l'io poetico elogia l'amore, descrivendolo come dolce e potente, e ne elenca gli effetti positivi, come la forza di affrontare la morte e la capacità di rifiutare atti indegni.
Nella seconda parte, la donna è vista come un'illusione amorosa, non una figura realistica, ma ideale, incarnando l'unica illusione che possa paragonarsi alla realtà.
Le antitesi sono fondamentali, come quella tra l'io poetico e il mondo, e le contrapposizioni temporali che sottolineano il contrasto tra l'amore come sogno e la realtà, mostrando la forza del sogno di resistere al vero.