Concetti Chiave
- La lirica esplora la gioventù vissuta in isolamento, confrontando la solitudine del poeta con quella di un passero solitario.
- Il passero, ignaro, vive in solitudine mentre gli altri uccelli festeggiano la primavera, simbolo di giovinezza e vita.
- Il poeta riflette amaramente sul tempo irreversibile e sugli anni perduti, esprimendo una profonda malinconia.
- La natura, attraverso immagini come la primavera e il tramonto, è personificata e amplifica il senso di esclusione e solitudine.
- Il confronto tra passero e poeta evidenzia consapevolezza e rimpianto nel secondo, mentre l'uso di figure retoriche sottolinea la tematica.
Indice
Riflessioni sulla gioventù e solitudine
Tema della lirica: gioventù spesa nell'isolamento degli studi, rievocata in modo affettuoso ma malinconico nell'approssimarsi della vecchiaia. La solitudine dell'io è paragonata a quella del passero solitario: il poeta rimpiange l'irreversibilità del tempo e l'impossibilità di recuperare gli anni perduti, io amareggiato, non più giovane.
Solitudine del passero, visione altri uccelli in festa.
Estraneità rispetto alla festa. Io schiavo della solitudine rispetto ai giovani e alle feste.
Confronto passero e poeta: il primo non è consapevole, il secondo si e rimpiange il tempo sprecato.
Caduta astri equivale alla caduta delle illusioni, delle speranze giovanili. Le parole poetiche suscitano il vago, solitario, lontano.
Il passero solitario e la primavera
Brano: Dall'ultima cima dell'antico campanile, passero solitario, vai cinguettando verso i campi finchè non si fa sera e il suono melodioso si diffonde in questa valle. Tutto intorno la primavera risplende e si diffonde in tutta la sua pienezza per i campi così che a guardarla si prova un senso di tenerezza. Senti le pecore belare e le mucche muggire, gli altri uccelli volano lieti nel cielo sereno fanno mille voli facendo a gara tra loro, anch'essi festeggiando la gioventù e la primavera: tu, o passero, assorto in meditazione, in disparte osservi, non stai con gli altri passeri, non voli, non t'importa dell'allegria, eviti i divertimenti, canti e così trascorri il più bel periodo dell'anno e della vita. Povero me, come assomiglia il mio al tuo modo di vivere! Del divertimento e delle risate che sono dolce compagnia della giovinezza, non mi curo e neanche di te, amore, che sei fratello della giovinezza, doloroso rimpianto dell'età matura. Non so perché mi comporto così, anzi scappo lontano da loro, quasi lontano ed estraneo, al mio paese natale, trascorro la giovinezza della vita.
Contrasti tra festa e isolamento
Questa giornata che ormai lascia il posto alla sera, è uso festeggiarlo nel nostro borgo. Senti nel cielo sereno il suono della campana, senti spesso il rumore sordo, dei colpi dei fucili che rimbombano lontano di casolare in casolare i giovani del paese tutti vestiti da festa lasciano le case e si riversano per le strade guardano e sono ammirati, e il cuore si rallegra. Io, da solo andando in questo luogo isolato della campagna, rimando ad altro momento ogni piacere e ogni divertimento e intanto il sole calando, dopo una giornata serene scompare, tra i monti lontani, ferisce il mio sguardo, che corre lontano nell'aria limpida e sembra avvertirmi che la gioventù si dilegua anch'essa.
Riflessioni sulla vecchiaia e rimpianti
Tu uccellino solitario giunto alla fine della vita, che il destino ti avrà assegnato certamente non avrai motivo di rammaricarti del tuo modo di vivere, poichè la natura determina ogni vostro desiderio. A me se non otterrò di evitare la orribile vecchiaia quando i miei occhi non ispireranno più nulla al cuore degli altri uomini e il mondo intero sarà per loro privo di ogni fascino, e il futuro sembrerà loro ancora più noioso e cupo del presente. Che penserò di tale scelta? Che cosa di questi anni miei? Che cosa di me stesso? Mi pentirò e sovente mi volgerò indietro con rimpianto.
Campanile di Sant'Agostino a Recanati
Primavera: personificazione
V. 6: chiasmo
V. 8: chiasmo
Augelli: forma arcaica
Leopardi attribuisce atteggiamenti umani al passero
Oimè': esprime tristezza nel constatare la somiglianza
Suon di squilla: allitterazione
La gioventù: metonimia
Tutta: accresce il senso di esclusione
Differenza che contraddistingue passero e poeta
Metafora sera= Fine vita
Che/che/che: triplice anafora
Il tempo perduto non torna più
Confronto passero/io lirico. Prime due strofe simmetriche e rovesciate: nella prima alla solitudine del passero si contrappone la visione degli altri uccelli in festa, per finire con l'estraneità del passero rispetto a questa festa; nella seconda l'io dichiara prima il suo comportamento schivo rispetto ai divertimenti, per passare alla evocazione della festa dei giovani del paese messa in contrapposizione, nella parte finale della strofa, con la profonda solitudine dell'io.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della lirica riguardo alla gioventù e solitudine?
- Come viene descritto il passero solitario in relazione alla primavera?
- Qual è il contrasto tra festa e isolamento descritto nel testo?
- Quali riflessioni emergono sulla vecchiaia e i rimpianti?
- In che modo il poeta confronta se stesso con il passero solitario?
Il tema principale è la gioventù trascorsa nell'isolamento degli studi, rievocata con affetto ma malinconia nell'approssimarsi della vecchiaia, con un rimpianto per il tempo perduto.
Il passero solitario è descritto mentre cinguetta dall'alto di un campanile, osservando la primavera che risplende intorno, ma rimanendo in disparte, assorto in meditazione, evitando l'allegria e i divertimenti degli altri uccelli.
Il contrasto è tra la festa dei giovani del paese, che celebrano la giornata con allegria, e l'isolamento del poeta, che sceglie di allontanarsi dai divertimenti e riflette sulla fugacità della gioventù.
Emergono riflessioni sulla paura della vecchiaia, quando il poeta teme di non ispirare più nulla agli altri e si chiede se si pentirà delle sue scelte e del tempo trascorso in solitudine.
Il poeta si confronta con il passero solitario notando che, a differenza del passero inconsapevole, egli è consapevole del tempo sprecato e prova rimpianto per la sua solitudine e il distacco dai piaceri della gioventù.