Concetti Chiave
- Il poeta si trova su un colle solitario, dove una siepe limita la vista, stimolando l'immaginazione verso spazi infiniti.
- La sensazione di contrasto tra i limiti fisici e l'immaginazione sconfinata è centrale nel componimento.
- Il testo esprime un viaggio immaginario in tre tappe: superamento della siepe, percezione della realtà e immersione nell'immaginazione.
- Leopardi usa il suono del vento tra le piante per riconnettersi alla realtà, confrontandolo con il silenzio infinito.
- L'immaginazione porta il poeta a riflettere sull'infinito, interpretato come un mistero divino o un pensiero del nulla.
Indice
L'ermo colle e la siepe
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e rimirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
Contrasti tra realtà e immaginazione
Composto nel 1819. Primo di sei idilli. Nasce dalla sensazione del contrasto tra i limiti fisici imposti dalla realtà materiale e sconfinati orizzonti dell'immaginazione . Troviamo un senso di dilatazione della percezione di Leopardi anche dato dall'uso di parole sempre più lunghe, dall'uso di enjambement e di plurali .
Percorso immaginario e immersione
Il testo si apre con un chiaro riferimento al Monte Tagor quindi è come se ci trovassimo all'interno di una scena ben definita .
La siepe impedisce all'autore di guardare oltre dunque esercitando l'immaginazione riesce a sorpassarla ( ciò è facilmente deducibile al v.di là da quella). Possiamo seguire un percorso immaginario dell'autore in varie tappe. Nella seconda tappa è previsto un riavvicinamento dell'autore alla realtà poiché riesce a percepire lo stormire delle piante al vento e l'elemento immaginato viene allontanato.
Nella terza tappa invece c'è una totale immersione nell'immaginazione.
Attraverso gli occhi della mente egli scavalca la siepe e immagina l'infinito che è gradito al poeta . Per alcuni l'infinito a cui egli allude attinge al mistero del mondo e coincide con Dio , per altri coincide invece col pensiero del nulla ( un naufragio dell'identità non avvertendo più la pena del vivere ).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della siepe nel testo?
- Come si manifesta il contrasto tra realtà e immaginazione nel testo?
- Qual è il percorso immaginario descritto dall'autore?
La siepe rappresenta un limite fisico che stimola l'immaginazione dell'autore, permettendogli di superare i confini della realtà materiale e di esplorare spazi infiniti con la mente.
Il contrasto si manifesta attraverso la percezione dei limiti fisici imposti dalla realtà, come la siepe, e l'espansione dell'immaginazione che permette di concepire spazi infiniti e silenzi sovrumani.
Il percorso immaginario inizia con l'osservazione della siepe, prosegue con l'immaginazione di spazi infiniti e culmina in una totale immersione nell'immaginazione, dove il pensiero si perde dolcemente nell'immensità.