Concetti Chiave
- I Canti di Leopardi comprendono quarantuno testi scritti tra il 1816 e il 1837, con edizioni successive che hanno ampliato il numero di componimenti.
- La raccolta non segue un ordine cronologico o di genere, rispondendo a varie esigenze e intenzioni dell'autore.
- Il titolo "Canti" è originale e riflette la natura unica della raccolta poetica.
- La produzione poetica di Leopardi è suddivisa in tre fasi: canzoni civili e idilli, grandi canti pisano-recanatesi, e la "nuova poetica" con testi d'amore e canzoni sepolcrali.
- Ogni fase rappresenta un'evoluzione stilistica e tematica nella poetica di Leopardi, culminando in opere come La ginestra.
Indice
La raccolta dei Canti di Leopardi
La produzione poetica di Leopardi è tutta raccolta nei Canti.
Edizioni e struttura dei Canti
Il libro dei Canti conta quarantuno testi di varia lunghezza, composti tra il 1816 e il 1837. La prima edizione dei Canti conteneva ventitré testi; una seconda edizione ampliata fu stampata a Napoli nel 1835 e la terza uscì postuma nel 1845 a cura di Ranieri e contiene 36 canti e 5 frammenti.
Leopardi non segue rigorosamente l’ordine cronologico di composizione e non vi è neppure una suddivisione per generi.
Si deve riconoscere che la struttura dei Canti è il risultato di varie esigenze e intenzioni e anche il titolo, Canti, è del tutto inedito.
Fasi della produzione poetica leopardiana
È utile didatticamente suddividere la produzione poetica leopardiana in tre fasi:
- una prima fase che vede nascere le canzoni civili e gli idilli;
- una seconda fase caratterizzata dai grandi canti pisano-recanatesi;
- una terza fase corrispondente a una "nuova poetica" che presenta i testi d’amore del “ciclo di Aspasia”, le canzoni sepolcrali e componimenti impegnati come La ginestra.