Concetti Chiave
- Ungaretti utilizza la poesia come espressione autobiografica, rivelando il senso nascosto delle cose per illuminare la vita.
- Adotta un metodo sintetico e immediato, usando l'analogia in modo unico per illuminare il mistero della vita piuttosto che svelarlo.
- Il poeta è visto come un sacerdote della parola, dove la verità si concepisce attraverso l'animo che tocca l'assoluto.
- Ungaretti rompe con la tradizione formale, impiegando versi liberi e brevi per una sintassi semplice e incisiva.
- La sua opera "Allegria" è suddivisa in cinque sezioni, con temi che spaziano dalla giovinezza all'esperienza della guerra, enfatizzando la poetica dell'attimo.
Indice
L'autobiografia nella poesia
Vi è una forte componente autobiografica nei suoi scritti: la poesia è espressione di ciò che vive in prima persona. Per lui la letteratura può svelare il senso nascosto delle cose, ha quindi il compito di illuminare.
Metodo poetico e illuminazione
Utilizza l'analogia in un modo particolare: conoscere le cose in modo analitico, con collegamenti chiari e evidenti è una cosa lenta, che richiede parecchio tempo. Lui invece ha un metodo sintetico, veloce e immediato. Per lui il poeta è come un sacerdote della parola. Il mistero della vita non è una cosa che può essere svelata, ma esso può soltanto essere illuminato a tratti. La verità infatti è concepibile solo con la discesa dell'animo, che miracolosamente viene a contatto con l'assoluto.
Forma e fasi editoriali
A livello di forma, egli distrugge i versi tradizionali e ne usa di liberi e brevi, con una sintassi semplice e le parole che spiccano.
Vi furono tre fasi editoriali: la prima, il Porto Sepolto, che risale al 1916. La seconda, di poco più vecchia, che prende il nome di Allegrie di naufragi e la terza, del 1931, che si chiama semplicemente Allegria.
Struttura e temi dell'opera
Struttura e Temi: L'opera è divisa in cinque sezioni tutte sul senso della vita: Ultima, Porto sepolto, Naufragi, Girovago e Prima. I temi trattati sono legati alla giovinezza, all'Africa o all'esperienza della guerra.
Centrale è infine la poetica dell'attimo, dovuta principalmente alla guerra, per cui ogni cosa può rovesciarsi nel suo opposto e scomparire per sempre, all'improvviso.