Concetti Chiave
- La raccolta "Il dolore" di Giuseppe Ungaretti, pubblicata nel 1947, è suddivisa in diverse sezioni tematiche.
- Le poesie intrecciano il dramma personale del poeta con il dolore collettivo della Seconda guerra mondiale.
- Ungaretti trova consolazione nella fede cristiana di fronte alle perdite familiari e alla tragedia universale.
- Lo stile poetico abbandona la ricerca formale per un'espressione immediata e intensa, con versi interrotti da puntini di sospensione.
- Il discorso poetico di Ungaretti è caratterizzato da una sintassi rigorosa e una forte espressione del dolore personale e universale.
Indice
La raccolta e le sue sezioni
La raccolta, pubblicata nel 1947, è suddivisa nelle sezioni: Tutto ho perduto, Giorno per giorno, Il tempo è muto, Incontro a un pino, Roma occupata, I ricordi.
Il dramma personale e collettivo
Nelle liriche il poeta intreccia il dramma personale per la morte del fratello Costantino, del figlio Antonietto e quello collettivo degli uomini per la tragedia della Seconda guerra mondiale, consolato unicamente dalla luce della fede cristiana.
Note a Vita d’un uomo
Nelle Note a Vita d’un uomo, il poeta scrive “Fu la cosa più tremenda della mia vita. So che cosa significhi la morte, lo sapevo anche prima; ma allora, quando mi è stata strappata la parte migliore di me, la esperimento in me, da quel momento, la morte. Il dolore è il libro che di più amo, il libro che ho scritto negli anni orribili stretto alla gola. Quel dolore non finirà più di straziarmi”.
Struttura e stile poetico
Il discorso poetico si esprime in una struttura sintattica rigorosa, abbandona la ricerca formale degli anni precedenti per un’espressione più viva e immediata. La parola è gridata e il verso lungo è spezzato da puntini di sospensione, che esprimono la disperazione del poeta, cantore del proprio dolore per la morte del fratello e del figlio, ma anche del dolore universale per il dramma della Seconda guerra mondiale.