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Concetti Chiave

  • Zio Crocifisso nei Malavoglia è un usurario descritto come un buon uomo per i suoi prestiti, mostrando il paradosso del giudizio popolare.
  • In Rosso Malpelo, il protagonista è chiamato così non per i capelli rossi, ma per una presunta cattiveria, sottolineando la disconnessione tra causa ed effetto.
  • Verga critica l'irrazionalità del pensiero popolare, facendo emergere la psicologia dei personaggi dai loro comportamenti piuttosto che dai profili psicologici tradizionali.
  • Il verismo di Verga rappresenta i personaggi attraverso le loro azioni e l'ambiente, piuttosto che descrizioni psicologiche dettagliate.
  • Verga, influenzato da Leopardi, vede la morte come un sollievo dal dolore, usando simboli naturali per illustrare l'inevitabilità della sofferenza.

Indice

  1. Contrasti nei personaggi di Verga
  2. Influenze leopardiane in Verga

Contrasti nei personaggi di Verga

Ad esempio nei Malavoglia Zio Crocifisso, pur essendo un usurario, viene descritto come un buon uomo in quanto concedeva dei prestiti. Lo straniamento è percepibile anche in Rosso malpelo, il quale viene chiamato malpelo non perché aveva i capelli rossi, ma si diceva fosse rosso di capelli in quanto cattivo. Viene quindi proposto il paradossale punto di vista del volgo che presenta una sconnesione fra causa ed effetto.

In questo modo Verga vuole criticare la sciocchezza e l’insensatezza dei pensieri del volgo; la regressione implica che psicologia dei personaggi si debba ricavare non più dai profili psicologici dei personaggi costruiti dal narratore, ma dai loro semplici comportamenti. A dimostrazione di ciò i veristi rappresentano i personaggi attraverso le loro azioni e attraverso dei dettagli oggettivi degli ambienti in cui vivono.

Influenze leopardiane in Verga

Verga fu sicuramente influenzato da Leopardi, difatti, in quest’opera, si descrive la morte come la salvezza perché, essendo annullamento di ogni sensazione eliminerebbe il dolore e ogni fatica della comunità di Aci Trezza. Il riferimento a Leopardi si fa ancora più evidente quando Verga afferma che mentre la nobildonna scrive sulla sabbia il nome dell’amato sta uccidendo una miriade di formiche. La donna diventa quindi il simbolo della natura che, suo malgrado, trafigge le formiche che non si danno per vinte e caparbiamente tornano al loro formicaio.

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