Concetti Chiave
- Il protagonista, Gesualdo, vive una giornata frenetica divisa tra agricoltura ed edilizia, costringendosi a sacrifici personali come saltare i pasti.
- Il capitolo sottolinea la sua ascesa da un'infanzia di duro lavoro al ruolo di ricco proprietario terriero, evidenziando la sua natura di self made man.
- Il racconto utilizza un monologo interiore in terza persona per descrivere i ricordi di Gesualdo, uno dei primi esempi nella letteratura italiana di questo stile.
- L'analessi nel testo si presenta con passaggi confusi e frasi spezzate, riflettendo il naturale flusso di pensieri del protagonista.
- La narrazione è focalizzata internamente, rendendo il lettore partecipe delle emozioni di Gesualdo, mentre Verga bilancia la sua poetica evitando un narratore onnisciente.
La Giornata del Protagonista
Nel quarto capitolo del romanzo, viene mostrata nelle prime pagine una tipica giornata del protagonista, che si deve dividere in quattro pur di sottostare a tutti i suoi impegni nell’attività agricola ed edile, questo ritmo frenetico del suo lavoro lo obbliga anche ad attuare determinate rinunce nella propria vita, come ad esempio saltare i pasti oppure non riposando abbastanza.
Termina infatti la sua giornata in una delle sue proprietà, la Canziria quando ormai è già notte fonda e riesce a sfamarsi finalmente grazie ad un pasto caldo cucinato dalla serva Diodata, successivamente lo si vede fermo mentre affonda nei suoi ricordi. In queste sue memorie, si sofferma in particolare sulla sua infanzia, quando era costretto dal padre a trasportare con fatica il gesso dalla fornace ai paesi accanto, è come se quindi Gesualdo ripercorresse tutte quelle tappe che l’hanno portato al ricco ruolo che ricopre ora come proprietario terriero ed imprenditore.Self Made Man e Successo
Viene quindi evidenziata la sua natura di self made man, caratterizzato da un fiuto spiccato per gli affari, dall’adrenalina del rischio e da un’invidiabile operosità che gli permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati e di surclassare i proprio coetanei e colleghi. Passa infatti dai “colpi di funicella” che subiva in famiglia, al lavoro come manovale, al primo appalto, all’acquisto del territorio di Canziria.
Monologo Interiore e Narrazione
È interessante notare come questa analessi, ovvero flashback, avvenga tramite un monologo interiore in terza persona, che rappresenta uno dei primi casi nella letteratura italiana, imitando quasi, o meglio, aspirando a presentarsi come un monologo indiretto libero. Verga infatti cerca di esprimere la successione di questi eventi nei ricordi dell’uomo, proprio come verrebbero ripercorsi normalmente nella mentre dell’uomo, con fare confusionario, passaggi repentini, frasi spezzate e spesso anche non particolarmente corrette dal punto di vista grammaticale. Inoltre, la focalizzazione di questa narrazione è interna, dunque il lettore viene reso partecipe, e spesso anche portato a condividere, le ansie, le paure, i dispiaceri dell’uomo nel suo racconto interno, si nota quindi dunque come il proposito di Verga di evitare l’utilizzo di un narratore onnisciente sia spesso disatteso, l’autore deve infatti per forza confrontarsi con un tipo di scrittura più tradizionale per quanto riguarda il passaggi introspettivi. Dunque per evitare di contraddire completamente la sua poetica, Verga trova un compromesso nel lasciare che sia il protagonista a raccontarsi di fronte al lettore, senza quindi l’intervento necessariamente di un narratore esterno che racconti i suoi pensieri.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali rinunce che il protagonista deve affrontare nella sua giornata lavorativa?
- Come viene descritto il successo del protagonista come self made man?
- In che modo viene utilizzato il monologo interiore nel romanzo?
- Qual è il compromesso narrativo che Verga adotta nel romanzo?
Il protagonista deve rinunciare a pasti regolari e al riposo adeguato a causa del ritmo frenetico del suo lavoro agricolo ed edile.
Il protagonista è descritto come un self made man grazie al suo fiuto per gli affari, l'adrenalina del rischio e l'operosità che gli permettono di superare i suoi coetanei e colleghi.
Il monologo interiore è usato come analessi in terza persona, rappresentando uno dei primi casi nella letteratura italiana, per esprimere i ricordi del protagonista in modo confusionario e frammentato.
Verga adotta un compromesso narrativo lasciando che il protagonista racconti la sua storia direttamente al lettore, evitando l'uso di un narratore onnisciente.