Concetti Chiave
- Il poeta Giosue Carducci si rivolge affettuosamente alla sua terra natia, descrivendola come "Dolce paese", simbolo di valori familiari e autentici.
- La riflessione sul passato evoca malinconia e rimpianto per i sogni giovanili e l'incanto perduto dell'infanzia.
- Nel sonetto emergono immagini di assenza e perdita, culminando in un senso di inevitabile caducità espressa nel verso "E dimani cadrò".
- Dalla seconda terzina, il tono cambia e una nota di conforto emerge attraverso il paesaggio che invita alla calma e serenità.
- Il termine "Pace" rinnova il calore sentimentale iniziale, suggerendo che la vita continua nonostante le delusioni passate.
Indice
Invocazione al Dolce Paese
“Dolce paese, onde portai conforme l’abito fiero e lo sdegnoso canto…” (dalle Rime nuove).
A quale terra si riferisce il poeta con l’espressione Dolce paese?
Il componimento si apre con un’invocazione affettuosa al Dolce paese, a cui si rivolge l’animo disperato del poeta, ormai disilluso e vecchio. Nell’aggettivo Dolce si svela subito il valore profondamente positivo che riveste la terra natia nella memoria del poeta: essa è “dolce” perché contiene qualcosa di familiare, come un genitore nel quale il figlio che cresce riconosce i tratti del proprio carattere e i sentimenti più autentici.
Carducci è orgoglioso di conservare il comportamento un po’ rude ma schietto (l’abito fiero e lo sdegnoso canto) che ha ereditato dai luoghi in cui è nato, perché tale comportamento è sintomo di un’ indole virile e poco disposta al compromesso.Sentimenti di Malinconia e Rimpianto
Quali sentimenti suscita nel poeta il ricordo del tempo passato?
Il sentimento dominante che suscita la riflessione sul suo paese d’origine è inevitabilmente impregnato di una potente malinconia. Il ricordo dolce degli anni dell’infanzia può mescolare al pianto il sorriso, ma ben presto il sentimento di tenerezza cede il posto al rimpianto inconsolabile del giovenile incanto, quando si poteva ancora amare e sognare, e la vita non riservava che spazi brevissimi al ricordo. Adesso invece le speranze e le illusioni della giovinezza sono tramontate e nulla, nel tempo presente, può ricompensarne la mancanza.
Così nel sonetto si definiscono le immagini dell’assenza: assenti sono ormai i sogni, le cose amate, la meta sperata mai raggiunta (il fine). Il climax sentimentale della prima terzina si risolve al verso 11: E dimani cadrò.
Cambiamento di Tono e Conforto
Illustra il cambiamento di tono che si realizza a partire dalla seconda terzina. A partire dal secondo emistichio dell’undicesimo verso, una nota di conforto si annuncia dalla dolcezza stessa del paesaggio che ha innescato il meccanismo dei ricordi. Il termine Pace, posto all’inizio della seconda terzina, rinnova il calore sentimentale dell’iniziale Dolce paese, e il quadretto paesaggistico che si delinea invita infine alla calma e alla serenità: pur privato del bagliore vitale del sole, il verde piano è ridente, testimonia della vita che, nonostante le molte disillusioni, continua.
Domande da interrogazione
- A quale terra si riferisce il poeta con l’espressione Dolce paese?
- Quali sentimenti suscita nel poeta il ricordo del tempo passato?
- Illustra il cambiamento di tono che si realizza a partire dalla seconda terzina.
Il poeta si riferisce alla sua terra natia, che considera "dolce" per il suo valore profondamente positivo e familiare, simile a un genitore che riflette i tratti e i sentimenti autentici del figlio.
Il ricordo del tempo passato suscita nel poeta una potente malinconia e un rimpianto inconsolabile per l'incanto giovanile perduto, quando si poteva ancora amare e sognare.
A partire dalla seconda terzina, il tono cambia verso una nota di conforto, con il termine "Pace" che rinnova il calore sentimentale e invita alla calma e serenità, nonostante le disillusioni.