Concetti Chiave
- La poetica di Montale spesso esprime una visione negativa della vita, con il poeta incapace di fornire certezze positive, ma solo certezze negative.
- Nei versi di Montale, il male di vivere è rappresentato da immagini concrete come ruscelli ostruiti e foglie secche, simboleggiando la sofferenza quotidiana universale.
- Montale esplora il tema della memoria come un'illusione, sottolineando la sua precarietà e la perdita inevitabile del legame con il passato.
- La realtà è vista come un'illusione, un inganno che solo il poeta può percepire, provocando in lui un senso di solitudine e distacco dagli altri.
- I simboli del muro invalicabile e delle formiche rappresentano l'incertezza e l'isolamento dell'uomo, bloccato in un'esistenza senza significato evidente.
Non chiederci la parola
Sintesi/temi:
Indice
La poetica negativa del poeta
Esempio di poetica negativa: ciò che la poesia non vuole e non può fare. Il poeta non può spiegare tutti gli aspetti dell’animo umano e non ha la formula magica necessaria per dare certezze su cui basare l’esistenza. Le uniche certezze che il poeta può comunicare sono certezze negative.
Immagini :
Il croco splendente in mezzo ad un campo polveroso è il simbolo della parola rivelatrice che viene chiesta al poeta, ma che il poeta non può dare
Sillabe storte e secche = albero contorno e secco: simbolo di quel poco che può dare il poeta per permettere la conoscenza dell’animo umano informe. Presenza del correlativo oggettivo delle certezze
Spesso il male di vivere ho incontrato
Sintesi/temi:
Il male di vivere e l'indifferenza
Concretizzazione del male di vivere, cioè del malessere che è sempre presente nel quotidiano che è identico alla sofferenza di tutti gli uomini. (correlativo oggettivo)
L’unica risposta al male di vivere è l’indifferenza
Immagini:
Mal di vivere = ruscello il cui defluire è ostacolato, foglia secca e accartocciata, cavallo stramazzato dalla fatica
Indifferenza = statua di marmo, nuvole, falco che si libra in alto
Atmosfera di immobilità creata da un meriggio d’estate assolato
Presenza del concetto di correlativo oggettivo
Forse un mattino andando
Sintesi/temi:
La realtà come apparenza ingannevole
La realtà che ci circonda è apparenza, come se fosse proiettata su di uno schermo dietro il quale esiste solo il nulla. Solo il poeta ha il privilegio (?) di essere consapevole di tale inganno e questo lo rende diverso dagli altri; questo provoca in lui silenzio e solitudine
Immagini:
Lo schermo simbolo della modernità
Aria di vetro = aria limpida, ma solida come se si trattasse di un incubo
Immagine dell’ubriaco che perde la stabilità e il riferimento = poeta che ha avuto la rivelazione dell’esistenza del nulla
Cigola la carrucola
Sintesi/temi:
La memoria e il suo svanire
Tema della memoria. Come la realtà è illusoria anche il ricordo è molto precario, si deforma e svanisce perché appartiene al mondo passato con cui non esiste più alcun legame. Da questo deriva un senso di solitudine e di vuoto
Immagini;
Secchio colmo d’acqua che riflette la luce e che lascia intravedere un’ immagine tremolante che sorride = ricordo
La carrucola che cigola quando il secchio sale e quando si cala di nuovo nel buio del pozzo
Sintesi/temi:
L'incertezza e l'isolamento umano
L’uomo si trova in uno stato di incertezza e di isolamento di cui è simbolo il muro invalicabile che presenta in cima dei cocci aguzzi. Egli non è in grado di andare avanti,è bloccato e non riesce ad elevarsi
Immagini:
Muro invalicabile dotato di cocci di vetro: correlativo oggettivo
Scaglie di mare (il sole fa scintillare il mare in lontananza)
Immagine delle formiche che ne loro movimenti sono il simbolo dell’uomo la cui vita è insensata
Canto effimero della cicala = inutilità del canto del poeta che nessuno ascolta
Sintesi/temi:
La memoria come illusione
Tema della memoria. La memoria è un’illusione, il tempo travolge tutto. L’uomo è disorientato e non esiste possibilità di uscita. La conclusione è la sconfitta, la solitudine in una vita incomprensibile nella quale nemmeno il passato ci appartiene più
Immagini:
Bussola = perdita delle coordinate della vita
Filo si addipana = simbolo del tempo che scorre per cui i ricordi si allontanano sempre più dal poeta
Banderuola = gira senza una direzione fissa ( il tentativo del poeta di trovare un significato alla propria esistenza è fallito)
Varco = possibilità (inesistente) di sfuggire dalla realtà quotidiana
Calcolo dei dadi = dopo aver perso le coordinate essenziali della vita, anche il calcolo matematico dei dati è errato.
L’onda che, nonostante il tempo che passa, continua a frangersi contro lo scoglio.
Non recidere, forbice, quel volto
Sintesi/temi:
Il tempo che cancella i ricordi
Tema della memoria a cui l’uomo cerca di ricorrere per dare un senso alla propria vita. Nonostante la preghiera del poeta, il tempo interviene per cancellare i ricordi per cui la vita si trasforma in tanti momenti disgregati. Tecnica del correlativo oggettivo: la riflessione del poeta sul tempo inesorabile acquista un valore universale.
Immagini:
Le cesoie, emblema del tempo, recidono i rami di un acacia. Con i rami tagliati, le foglie e il guscio rinsecchito di una cicala cadono nel fango di novembre anche i ricordi del poeta
Domande da interrogazione
- Qual è la poetica negativa del poeta?
- Come viene rappresentato il "male di vivere"?
- In che modo la realtà è vista come un'apparenza ingannevole?
- Qual è il ruolo della memoria secondo il poeta?
- Come viene descritto l'isolamento umano?
La poetica negativa del poeta si basa sull'incapacità di spiegare tutti gli aspetti dell'animo umano e di fornire certezze, comunicando solo certezze negative.
Il "male di vivere" è rappresentato attraverso immagini come un ruscello ostacolato, una foglia secca e un cavallo stramazzato, simboli del malessere quotidiano.
La realtà è vista come un'apparenza ingannevole, simile a uno schermo dietro cui esiste solo il nulla, una consapevolezza che isola il poeta dagli altri.
La memoria è vista come un'illusione, precaria e destinata a svanire, portando a un senso di solitudine e vuoto.
L'isolamento umano è descritto attraverso l'immagine di un muro invalicabile con cocci aguzzi, simbolo dell'incapacità dell'uomo di avanzare e elevarsi.