Concetti Chiave
- La poesia di Eugenio Montale esplora il contrasto tra razionalità e irrazionalità, cercando di unire il mondo fisico al metafisico.
- Il linguaggio è visto come un ostacolo che impedisce di raggiungere l'essenza delle cose, creando una distanza tra vita e poesia.
- Montale utilizza la poetica degli oggetti, attraverso il correlativo oggettivo, per esprimere stati d'animo altrimenti ineffabili.
- Gli oggetti nella poetica di Montale assumono un valore allegorico, riflettendo il "male di vivere" dell'uomo moderno.
- La trasfigurazione degli oggetti rappresenta il destino dell'umanità, segnato da inquietudini e angosce inevitabili.
Indice
Il contrasto tra razionalità e irrazionalità
La poesia di Eugenio Montale è metafisica poiché nasce dal contrasto tra razionalità e irrazionalità: per quanto l'uomo tenti di ricercare il varco che unisce il mondo fisico al metafisico (che va oltre), è impossibile oltrepassarlo e l'essenza rimane un qualcosa di ineffabile e irraggiungibile.
Il linguaggio come ostacolo
Persino il linguaggio, che dovrebbe al contrario avvicinare all'essenza, si presenta come uno scoglio, un nemico, una costruzione e una convenzione sociale che costituisce l'involucro della cosa in sè e quindi ci impedisce di andare in profondità. La poetica di Montale, pertanto, inaugura un'antitesi tra vita e poesia, che diventa l'espressione della comune difficoltà della vita.
La poetica degli oggetti
Proprio a causa dell'incapacità delle parole di esprimere esattamente gli stati d'animo, la produzione di Montale è caratterizzata dalla poetica degli oggetti, attraverso l'utilizzo del correlativo oggettivo, la principale peculiarità della sua produzione poetica, dal punto di vista stilistico.
Gli oggetti assumono un valore allegorico e metafisico, evocando sentimenti, stati d'animo e diventando emblema del "male di vivere" che contraddistingue la condizione dell'uomo in questo periodo. Negli oggetti così trasfigurati il poeta vede il destino dell'umanità, intessuto di inquietudini e angosce ineluttabili.