Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La lirica "Forse un mattino andando" di Montale esplora l'idea schopenhaueriana del mondo come illusione, suggerendo che la realtà è solo apparenza.
  • Solo il poeta ha la consapevolezza dell'inganno del mondo, mentre gli uomini comuni vivono ignari, credendo nella realtà apparente.
  • La poesia descrive un momento di rivelazione in cui la realtà si dissolve, lasciando il poeta con la percezione del nulla e un senso di terrore.
  • Il poeta si rende conto che comunicare questa scoperta agli altri è impossibile, poiché loro rimangono intrappolati nelle loro illusioni.
  • L'atmosfera della lirica è caratterizzata da un'aria cristallina, suggerendo un contrasto tra la chiarezza della visione del poeta e l'illusione della realtà.

Indice

  1. L'idea del mondo come inganno
  2. La percezione del nulla
  3. Il poeta e la solitudine
  4. L'illusorietà del mondo
  5. Atmosfera e consapevolezza poetica

L'idea del mondo come inganno

Nella lirica, che fa parte della raccolta Ossi di seppia, si ritrova l’idea del mondo come “inganno” che caratterizza il pensiero filosofico di Schopenhauer. Secondo il filosofo tedesco, il mondo che ci circonda non è reale, ma esiste solo sotto forma di rappresentazione.

Montale pensa che probabilmente tutto ciò che si trova intorno a noi è solo apparenza e può crollare da un momento all’altro. Gli uomini comuni, però, non hanno questa consapevolezza e solo il poeta ha il privilegio di vedere ciò di cui gli altri non possono accorgersi.

La percezione del nulla

Forse una mattina camminando, circondato da un’aria limpida come il cristallo voltandomi indietro, vedrò realizzarsi l’evento straordinario (= straordinario perché infrange ogni legge naturale), cioè dietro di me, avrò la percezione del nulla e sarò preso dal terrore come succede agli ubriachi che avendo perso ogni punto di riferimento, temono di cadere da un momento all’altro.

Il poeta e la solitudine

Poi, come se fosse proiettato su di uno schermo improvvisamente (di gitto) vedrò proiettate le case, gli alberi e le colline, cioè la realtà come ci appare abitualmente, ma che invece è il solito inganno di sempre (inganno consueto)

Ma ormai sarà troppo tardi (perché io possa credere alle apparenze dato che ho visto il nulla) e me ne andrò in silenzio, con il mio segreto, in mezzo agli altri uomini che continuano a credere nella realtà apparente per questo motivo il poeta sarà obbligato alla solitudine e al silenzio.

L'illusorietà del mondo

Il tema fondamentale è quello dell’illusorietà del mondo che circonda a cui, però, se ne aggiunge un altro: il concetto del poeta diverso dagli altri, che l’uomo comune, ingannato dai sensi, non può capire e da ciò deriva l’incomprensione e l’incomunicabilità.

L’uomo comune viva la sua vita con superficialità perché resta chiuso nelle proprie certezze che sono soltanto illusorie.

Atmosfera e consapevolezza poetica

L’atmosfera presente nella lirica è data dall’aria limpida e cristallina (figura retorica della sinestesia), cioè senza foschia e asciutta. Paragonandola al vetro, si potrebbe dire che essa sia solida, come si trattasse di un incubo. Esso è ben diverso da quello arido e assolato che troviamo in molti componimenti della raccolta Ossi di Seppia. Voltandosi di scatto, il poeta ha una folgorazione: le cose consuete – cioè alberi, case e colli) sono proiettate su di uno schermo cinematografico. Qui abbiamo la metafora dell’ mondo dell’uomo moderno che è paragonato ad uno schermo. La lirica termina con la consapevolezza del poeta di essere diverso dagli altri uomini.

In conclusione, si può dire che la lirica si articola nei seguenti passaggi:

1) Il poeta scopre improvvisamente che la realtà è nulla

2) Il poeta è consapevole di non poter comunicare tale scoperta agi altri perché nella loro superficialità questi ultimi continuano a credere nell’inganno

3) Il poeta, rassegnato, continua a vivere nella solitudine e nell’incomprensione

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'idea centrale della lirica "Ossi di seppia"?
  2. L'idea centrale è l'illusorietà del mondo, vista come un inganno, influenzata dal pensiero di Schopenhauer, dove la realtà è solo una rappresentazione.

  3. Come viene percepito il nulla dal poeta?
  4. Il poeta percepisce il nulla come un evento straordinario e terrorizzante, simile alla sensazione di smarrimento degli ubriachi che temono di cadere.

  5. Qual è il ruolo del poeta rispetto agli uomini comuni?
  6. Il poeta ha il privilegio di vedere oltre le apparenze ingannevoli del mondo, ma ciò lo condanna alla solitudine e all'incomprensione da parte degli uomini comuni.

  7. Quali sono le atmosfere descritte nella lirica?
  8. L'atmosfera è limpida e cristallina, paragonata al vetro, creando un contrasto con l'illusorietà del mondo, rappresentato come uno schermo cinematografico.

  9. Quali sono i passaggi chiave della lirica?
  10. I passaggi chiave includono la scoperta del nulla da parte del poeta, l'impossibilità di comunicare questa scoperta agli altri, e la conseguente solitudine e incomprensione del poeta.

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