Concetti Chiave
- Montale utilizza la poetica del "non" per esprimere la limitatezza della conoscenza umana e la natura ingannevole della realtà.
- La realtà è paragonata a uno schermo cinematografico, riflettendo le innovazioni del tempo e l'illusione delle immagini proiettate.
- Il miracolo della rivelazione è momentaneo e difficile da percepire, simboleggiato dall'aria di vetro che si frantuma.
- La poesia esplora l'incapacità di conoscere attraverso due momenti: l'improvviso miracolo e il ritorno alla realtà ingannevole.
- Montale utilizza correlativi oggettivi come "vetro" e "forse" per rappresentare la realtà e la speranza, con un nichilismo che nega l'epifania.
Indice
La Poetica del "Non"
In questa poesia è presente la poetica del "non", perché la conoscenza umana è limitata e la realtà è apparente e ingannevole. La realtà viene paragonata a uno schermo cinematografico su cui appaiono immagini. Infatti Montale vive nel pieno di queste innovazioni, e riesce a proiettare un'innovazione tale come quella del cinematografo alla sua propria concezione della vita.
Il Miracolo e la Verità
L'uomo di cultura è in attesa della rivelazione, di quell'anello che non tiene, e quando essa arriva dura un attimo, venendo infatti paragonata a un miracolo.
Questo miracolo è molto difficile da percepire, e Montale ne evidenzia anche la difficoltà di essa con le parole.
Il miracolo descritto da Montale è concepito in accezione negativa e la verità è solo del poeta, quindi difficilmente definibile e descrivibile a parole. Ma è proprio la difficoltà di definirla che porta il poeta a definirla. Non c'è più il muro ma c'è un'aria di vetro, trasparente, che permette di vedere attraverso solo per un attimo, ma poi il vetro si frantuma.
L'Emozione e il Ritorno alla Realtà
L'incapacità di conoscere porta l'uomo a vivere due momenti: il primo è l'improvviso miracolo. qui la parola "vetro" completa la parola "forse", che non indica il dubbio ma l'augurio. Le parole "miracolo" e "ubriaco" sono in rima ipermetra: in questo modo il poeta ne evidenzia una stretta corrispondenza. Il poeta vuole descrivere un'emozione così forte da sentirsi ubriaco, quasi come se fosse in uno scatto immaginativo, che però non assume la stessa valenza leopardiana, ma va interpretato in accezione negativa. Il secondo momento riguarda il ritorno alla realtà: tutti gli oggetti si affollano per ingannare l'uomo, e il poeta descrive la moltitudine di oggetti omettendo le virgole.
La Profezia e i Correlativi Oggettivi
Gli ultimi due versi rappresentano una profezia. Visto che il poeta è riuscito per un attimo a cogliere il miracolo le illusioni non potranno più ingannarlo, mentre gli altri uomini continueranno a non voltarsi e a essere ingannati. Montale invece si volterà e se ne andrà senza parlare, perché il miracolo non può essere espresso a parole.
Anche all'interno di questa poesia Montale fa uso di correlativi oggettivi. tra questi più importanti sono vetro, che indica la realtà; forse che indica la speranza, l'augurio; aria arida che rimanda all'aridità della vita.
Il miracolo non viene descritto come un epifania o una teofania ovvero l'apparizione di una divinità, ma viene visto come qualcosa di vuoto, è nichilismo più che più scoperta, e dura solo un momento.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della "poetica del 'non'" nella poesia di Montale?
- Come viene descritto il miracolo nella poesia di Montale?
- Qual è l'effetto dell'emozione e del ritorno alla realtà secondo Montale?
- Cosa rappresentano i correlativi oggettivi nella poesia di Montale?
La "poetica del 'non'" riflette la limitatezza della conoscenza umana e la natura ingannevole della realtà, paragonata a uno schermo cinematografico che proietta immagini illusorie.
Il miracolo è visto come un evento fugace e difficile da percepire, paragonato a un momento di rivelazione che dura solo un attimo, simile a un'aria di vetro che si frantuma.
L'emozione è descritta come un'esperienza intensa e quasi inebriante, seguita da un ritorno alla realtà dove gli oggetti ingannano l'uomo, creando un senso di disillusione.
I correlativi oggettivi, come il vetro e l'aria arida, simboleggiano la realtà e l'aridità della vita, mentre "forse" rappresenta la speranza e l'augurio, contribuendo alla complessità del messaggio poetico.