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Habilis
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Concetti Chiave

  • La novella "Lisabetta da Messina" del Decameron presenta un conflitto tra amore e mentalità mercantile, con i fratelli di Lisabetta che uccidono il suo amante Lorenzo per proteggere l'onore della famiglia.
  • Lisabetta diventa una protagonista alternativa, caratterizzata dal silenzio e dal dolore, che la portano verso la follia e la morte, esprimendo valori opposti a quelli mercantili.
  • Il finale simbolico della novella è dominato dalle immagini della testa di Lorenzo e del vaso di basilico, che rappresentano l'amore eterno e la resistenza contro la logica del profitto.
  • La storia di Lisabetta e Lorenzo ispira una ballata popolare che diffonde il racconto dei loro amori infelici, mostrando la vittoria dell'amore sulla crudeltà mercantile.
  • L'ambientazione notturna di Lisabetta, contrapposta alle azioni diurne dei fratelli, sottolinea la sua solitudine e malinconia, contribuendo al suo tragico destino.

Indice

  1. La tragica storia di Lisabetta
  2. L'omicidio di Lorenzo
  3. Il conflitto tra amore e affari
  4. La solitudine di Lisabetta
  5. Simbolismo e rivincita dell'amore
  6. Contrasti narrativi e stilistici

La tragica storia di Lisabetta

Anche questa novella ci riporta al mondo dei mercanti, a cui dà una coloritura del tutto inaspettata. Siamo nella quarta giornata, dedicata agli amori infelici: Filomena racconta la triste storia di una fanciulla, Lisabetta (Elisabetta), il cui innamorato, Lorenzo, viene ucciso dai fratelli di lei, mercanti che vogliono salvare l’onore di famiglia (Lorenzo è un semplice garzone) e proteggere il buon nome della loro ditta.

● la tragica vicenda di due amanti infelici

● la crudeltà della mentalità mercantile

● l’ostinazione come protesta contro l’incomprensione degli altri

L'omicidio di Lorenzo

Due giovani, Lisabetta e Lorenzo, si amano, ma i fratelli di lei, scopertili, considerano quella relazione disonorevole: infatti il ragazzo è un semplice lavorante nella loro ditta.

I fratelli perciò decidono di uccidere Lorenzo: non appena si presenta l’occasione propizia, lo portano fuori città ed eseguono il loro piano omicida. Lisabetta, all’oscuro dell’avvenuta esecuzione, piange l’assenza di Lorenzo; una notte, però, questi le si presenta in sogno, rivelandole di essere stato ucciso e indicandole dove è stato sepolto. La ragazza si reca allora sul luogo del delitto e disseppellisce il cadavere, da cui asporta la testa; quindi la sotterra in un vaso e vi pianta del basilico. Il rapporto morboso della ragazza con il vaso, sopra il quale si riversano senza sosta le lacrime di lei, suscita la diffidenza dei vicini, che allertano i fratelli. Essi, scoperto che dentro il vaso c’è la testa in putrefazione di Lorenzo, per paura che l’omicidio venga alla luce distruggono le prove e fuggono da Messina, mentre Lisabetta si ammala e muore di dolore.

Il conflitto tra amore e affari

Il tema della novella è quello degli amanti infelici. La relazione segreta tra Lorenzo e Lisabetta viene duramente contrastata dalla famiglia di lei e così l’idillio iniziale (lo sbocciare e il crescere dell’amore) si risolve in un tragico epilogo. La causa di tale tragedia può essere individuata nella «ragion di mercatura», come l’ha chiamata lo studioso Vittore Branca, ossia nella logica crudele degli affari, a cui obbediscono i fratelli di Lisabetta: essi si oppongono all’amore dei due perché – ma il testo su ciò non è esplicito – potrebbe danneggiare i loro interessi commerciali. Non c’è possibile comunicazione tra il mondo dell’amore e quello senza cuore dei «mercatanti», talmente assorti nei loro traffici da non accorgersi neppure del patetico vaneggiamento della sorella; trovata poi la testa nel vaso, non si preoccupano delle condizioni di Lisabetta, ma solo che il delitto non venga scoperto. Lontanissima dalla logica crudele degli affari è la logica dell’amore, incarnata da Lorenzo e Lisabetta. Il conflitto, pertanto, è inevitabile, come anche il tragico esito finale: Lorenzo viene ucciso dalla mano omicida dei fratelli e poco dopo anche Lisabetta morirà a causa del dolore e del rimpianto.

La solitudine di Lisabetta

Filomena narra la pietosa vicenda di Lisabetta in modo tale che tutta l’attenzione dei lettori si concentri sulla ragazza. Punto focale del racconto non è l’uccisione di Lorenzo (di cui non vengono rivelate nemmeno le modalità), ma lo sprofondare della ragazza nel silenzio: un silenzio che la condurrà verso la follia e poi la morte. Incuriosisce il fatto che in un libro come il Decameron, dominato dal dialogo tra i personaggi, Lisabetta non prenda mai la parola: Filomena (e quindi anche Boccaccio) sottolinea in tal modo la radicale diversità e solitudine della protagonista. Dolce ma caparbia, Lisabetta accetta fino alle estreme conseguenze la propria condizione di amante fedele e inconsolabile. E così, nel libro che esalta le fortune e le logiche dei mercanti, la ragazza diviene una ribelle, portatrice di valori radicalmente alternativi. La distanza di Lisabetta dalla mentalità e dalla società mercantile a cui appartiene è tale da spingerla fino alle estreme conseguenze: il silenzio, il dolore, la morte.

Simbolismo e rivincita dell'amore

La seconda parte della novella, dalla riga 74 in poi, è dominata da due immagini inquietanti, che sembrano provenire dal mondo degli incubi notturni: tutta l’attenzione, infatti, finisce per convergere prima sul capo di Lorenzo teneramente innaffiato dalle lacrime di Lisabetta, e poi sul vaso (Boccaccio lo chiama in maniera ambigua «testo», quasi come la testa che contiene) in cui la ragazza ha nascosto ciò che le rimane del giovane. Lì cresce il fiore dell’amore, rappresentato simbolicamente dal basilico «bellissimo e odorifero molto» (rr. 86-87). Quando il vaso viene distrutto dai fratelli anche la vita di Lisabetta ha fine tra le lacrime. Concludendo il suo racconto, però, la narratrice Filomena afferma che proprio la storia di Lisabetta e Lorenzo ha ispirato una ballata popolare, che ha contribuito a far conoscere al mondo le tristi vicende dei due amanti. I crudeli fratelli della protagonista, così preoccupati di salvaguardare con il segreto il proprio buon nome, devono ora assistere impotenti al diffondersi, di bocca in bocca, di quella ballata. È la rivincita dell’amore, che alla fine trionfa sulla logica del profitto economico a tutti i costi: è uno dei grandi temi del Decameron.

Contrasti narrativi e stilistici

La distanza tra Lisabetta e i fratelli è visibile anche sul piano narrativo. Una diversa ambientazione, infatti, fa da sfondo alle loro azioni: i fratelli agiscono per lo più di giorno, mentre Lisabetta quasi solo di notte, la cornice più adatta per sottolineare la sua solitudine, il suo abbandonarsi al sogno e alla malinconia, fino a morirne. Boccaccio rappresenta questo distruttivo isolarsi di Lisabetta utilizzando, nella prima parte del racconto, molti indicativi imperfetti («la giovane dolente e trista… si stava, e assai volte… il chiamava e pregava… e alcuna volta… si doleva»), che sfumano la protagonista nei suoi vaneggiamenti. Nel finale abbondano invece i passati remoti, un tempo verbale più definitivo, il più adatto a scandire la scelta distruttiva di Lisabetta: «La giovane… amaramente pianse. Poi… se n’andò… cavò… trovò… gli spiccò… pianse… la lavò… prese… la vi mise… vi piantò».

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della novella di Lisabetta?
  2. Il tema principale è l'amore infelice tra Lisabetta e Lorenzo, ostacolato dalla mentalità mercantile dei fratelli di Lisabetta, che porta a un tragico epilogo.

  3. Come viene rappresentato il conflitto tra amore e affari nella storia?
  4. Il conflitto è rappresentato dalla decisione dei fratelli di Lisabetta di uccidere Lorenzo per proteggere i loro interessi commerciali, dimostrando l'incompatibilità tra il mondo dell'amore e quello degli affari.

  5. In che modo la solitudine di Lisabetta è evidenziata nel racconto?
  6. La solitudine di Lisabetta è evidenziata dal suo silenzio e dalla sua follia, che la conducono alla morte, sottolineando la sua distanza dalla società mercantile.

  7. Qual è il simbolismo del vaso di basilico nella novella?
  8. Il vaso di basilico simboleggia l'amore eterno di Lisabetta per Lorenzo, con il basilico che cresce sopra la testa di Lorenzo, rappresentando la rivincita dell'amore sulla logica del profitto.

  9. Come si manifestano i contrasti narrativi e stilistici tra Lisabetta e i suoi fratelli?
  10. I contrasti si manifestano attraverso l'ambientazione e l'uso dei tempi verbali, con i fratelli che agiscono di giorno e Lisabetta di notte, e l'uso di indicativi imperfetti e passati remoti per descrivere le azioni di Lisabetta.

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