Concetti Chiave
- Carlo Bernari, nato a Napoli nel 1909, esordisce con il romanzo "Tre operai" nel 1934, anticipando le tematiche neorealiste.
- Il romanzo "Tre operai" tratta la vita di tre giovani operai napoletani, evidenziando la precarietà e la coscienza politica emergente.
- Bernari si dedica al giornalismo militante e produce opere che combinano ricerca espressiva tra lingua e dialetto, come "Prologo alle tenebre".
- Il suo stile evolve verso una forte indagine psicologica, visibile in opere come "Amore amaro" e "Era l'anno del sole quieto".
- Oltre a scrivere romanzi, Bernari contribuisce al cinema come sceneggiatore, partecipando a progetti come "Le quattro giornate di Napoli".
Carlo Bernari
È lo pseudonimo di Carlo Bernard, nato a Napoli nel 1909. Figlio di un dirigente di una piccola industria, autodidatta presto in contatto non solo con gli intellettuali napoletani del tempo, ma anche con i maggiori scrittori dell'avanguardia francese (da Breton a Eluard), Bernari esordisce nel 1934 con Tre operai, romanzo che anticipa le tematiche neorealiste è che ha tutte le caratteristiche di un "libro-contro", concepito com'è in pieno fascismo e tutto giocato sulla problematica proletaria e socialista.
Dopo questa esperienza lo scrittore si dedica al giornalismo militante, scrive il romanzo saggio Quasi un secolo (1940), pubblica raccolte di racconti, di prose e Prologo alle tenebre (1947), un grande affresco della vita napoletano, notevole per la ricerca espressiva fra lingua e dialetto.
Nelle opere che seguono, il dato sociale sarà un po' assorbito e attenuato da una forte indagine psicologica: si ricordino almeno, in proposito, Amore amaro (1958), Era l'anno del sole quieto (1964), Un foro nel parabrezza (1971). Trasferitosi a Roma, Bernari affianca l'attività di giornalista e di scrittore (pubblica ancora nel 1976 Tanto la rivoluzione non scoppierà, e a il giorno degli assassini nel 1980) a quella di sceneggiatore cinematografico (partecipando ad esempio alla sceneggiatura delle Quattro giornale di Napoli di Nanni Loy). È morto a Roma nel 1992.
Tre operai: il romanzo
Tre operai : il romanzo ripercorre il destino intrecciato di tre giovani operai napoletani, negli anni che precedono e seguono la Prima guerra mondiale. Alla precarietà e alla miseria della condizione operaia si accompagna il maturare di una coscienza politica, attraverso l'impiego sindacale e la partecipazione agli scioperi . Ma il futuro, che li troverà prima divisi e poi di nuovo temporaneamente riuniti, è per tutti deludente: Anna, dopo aver perso il figlio, muore, oramai stanca e ammalata; Teodoro, uscito dal carcere, dove era stato rinchiuso per l'occupazione di una fabbrica, si accinge a riprendere la vita precaria e sbandata di sempre. Anche Marco, che svolge soprattutto un ruolo di mediazione, vedrà fallire i suoi progetti.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Tre operai" di Carlo Bernari?
- Come si sviluppa la carriera letteraria di Carlo Bernari dopo "Tre operai"?
- Quali sono le esperienze di vita dei protagonisti di "Tre operai"?
Il romanzo "Tre operai" di Carlo Bernari esplora il destino intrecciato di tre giovani operai napoletani, mettendo in luce la precarietà e la miseria della condizione operaia, nonché il maturare di una coscienza politica attraverso l'impiego sindacale e la partecipazione agli scioperi.
Dopo "Tre operai", Carlo Bernari si dedica al giornalismo militante e scrive diverse opere, tra cui il romanzo saggio "Quasi un secolo" e "Prologo alle tenebre". Torna al neorealismo con "Speranzella" nel 1949 e successivamente si concentra su una forte indagine psicologica nelle sue opere.
I protagonisti di "Tre operai" affrontano un futuro deludente: Anna muore dopo aver perso il figlio, Teodoro riprende una vita precaria dopo il carcere, e Marco vede fallire i suoi progetti, nonostante il suo ruolo di mediazione.