Concetti Chiave
- La tipologia morfologica delle lingue si basa sulla classificazione della struttura delle parole, distinguendo tra lingue flessive, isolate, aggiungenti e polisemitiche.
- Le lingue flessive, come l'italiano, combinano informazioni lessicali e grammaticali in un'unica parola, rendendo difficile separare le due componenti.
- In italiano, i verbi indicano complessi aspetti grammaticali come persona, numero, tempo e modalità, attraverso morfemi cumulativi che incorporano più tipi di informazioni grammaticali.
- Le lingue europee tendono ad essere flessive, presentando morfemi che rappresentano simultaneamente vari elementi grammaticali come tempo, numero e genere.
- Le lingue inflessive, come le lingue semitiche, inseriscono morfemi grammaticali all'interno della radice della parola, aggiungendo complessità alla struttura morfologica.
Tipologia morfologica
Si basa su una classificazione della struttura delle parole e in base alla struttura ci possono essere 4 tipi di lingue: flessivo, isolate, aggiungente, polisemitico. Dobbiamo esaminare la complessità delle parole. In italiano ci dà il sostantivo "il gatto", in italiano si prende distinzione chiara tra contenuto lessicale e grammaticale, il sostantivo si riferisce a un certo concetto lessicale e grammaticale. In italiano una stessa parole continente informazione lessicale e grammaticale, se uno vuole separare informazione grammaticale, non si può separare la struttura grammaticale, non si può separare una parola dal suo contenuto grammaticale e lessicale. Per questa ragione si dice lingue flessiva, dove un elemento di struttura contiene più di una informazione grammaticale. "O" ci dice che la forma è singolare e che è maschile. Le categorie grammaticali dei sostantivi si vede il numero (singolare, plurale, duale), il genere (femminile, maschile), definita (definito o indefinito, in altre lingue ci possono essere altri sotto tipi), il caso (il sostantivo è anche un pronome). Ci sono lingue come russo in cui sostantivi mostrano differenze basate sul tipo di caso. Il verbo, le categorie grammaticali del verbo, in italiano la flessione verbale è molto complessa, indica la persona, la flessione si fa in base alla persona, il verbo indica anche il numero, se plurale o singolare, indica anche il tempo. In italiano viene indicato anche l'aspetto di una struttura interna di un'azione, se si parla di un'azione progressiva o generica. "Gianni sta cantando" azione è in progresso. Italiano il verbo indica anche la modalità, evento reale o irreale. "Gianni canta", "Gianni canterebbe". Queste informazioni devono essere indicate suo verbo, se non sono indicate non si possono costruire le forme verbali in italiano. Un morfema è un'unità minimale del senso, che ha un senso. Se prendiamo la forma "canterebbe" i morfemi sono "can" la radice, er introduce il tipo di modalità (futuro), ebbe altro morfema che contiene informazione grammaticale, che è forma singolare, che è la terza persona, ci dà un tipo di modalità: il condizionale. "Er" era un tipo di passato, quindi condizionale si forma con il passato e il futuro. Non ci dà azione progressiva, un morfema può comprendere più di un tipo di informazione grammaticale. Le lingue europee tendono ad essere flessive, si vede che un morfema indica un gruppo di informazioni grammaticali, contiene più di un tipo di informazione grammaticale. Le lingue flessive contengono i morfemi cumulativi, morfema che indica più di un tipo grammaticale. Le lingue flessive hanno caratteristica fusiva, il modo indicativo non può essere separato dal tempo presente, non c'è morfema che indica solo il presente, oppure solo il plurale e non il genere o altro. Il latino era lingua di tipo flessivo, sostantivo cambia forma in base al caso e al numero, quindi uno deve memorizzare tutte queste forme, altrimenti uno non conosce il latino. Il tipo flessivo ha un solo sottotipo che si chiama introflessivo, le lingue semitiche presentano sottoflessivibilità. Nelle lingue inflessive i morfemi grammaticali o lessicali si inseriscono all'interno della radice o parola. Esempio dall'arabo, contiene radici consonanti ktb è un radice associata al senso di scrivere. Se uno vuole di citare informazioni grammaticali deve aggiungere morfemi grammaticali "kataba" terza persona singolare maschile, mentre "kitabum" è un sostantivo (scrittura) concreto e indefinito. Articolo definito può stare all'inizio della parola, però simile rumeno è che l'articolo definito si pronuncia nella stessa parola.Domande da interrogazione
- Quali sono i quattro tipi di lingue basati sulla struttura delle parole?
- Come si caratterizzano le lingue flessive?
- Qual è la complessità della flessione verbale in italiano?
- Cosa rappresenta un morfema in una lingua flessiva?
- Come si formano le parole nelle lingue introflessive come l'arabo?
I quattro tipi di lingue basati sulla struttura delle parole sono: flessivo, isolate, aggiungente e polisemitico.
Le lingue flessive si caratterizzano per avere morfemi cumulativi che indicano più di un tipo di informazione grammaticale, come il genere, il numero e il caso.
In italiano, la flessione verbale è complessa e indica la persona, il numero, il tempo, l'aspetto e la modalità dell'azione.
Un morfema in una lingua flessiva è un'unità minimale di senso che può comprendere più di un tipo di informazione grammaticale.
Nelle lingue introflessive, i morfemi grammaticali o lessicali si inseriscono all'interno della radice o parola, come nell'esempio arabo "kataba" per la terza persona singolare maschile.