Concetti Chiave
- La poesia satirica è un antico genere poetico che critica vizi e debolezze umane, spesso partendo da un disagio personale.
- Il tono della satira varia in base agli obiettivi: può essere violento e pungente o pacato e ironico.
- Orazio è un esponente chiave della poesia satirica, noto per le sue critiche meditate e ironiche sui vizi umani.
- La satira spesso si rivolge anche alla letteratura stessa, criticandone regole e modelli considerati obsoleti.
- Poeti come Carlo Porta e Giuseppe Gioacchino Belli usano il dialetto per esprimere l'indignazione popolare contro la classe dominante.
Poesia satirica: funzione, tono e forma
La poesia satirica è un genere di poesia molto antico: con essa il poeta intende polemizzare con il mondo in cui vive, prendendo di mira i vizi e le debolezze umane ed il malcostume della società che gli è contemporanea. Il punto di partenza è dato da un personale disagio che si trasforma in denuncia della realtà. Spesso il poeta guarda al passato che, sotto la proiezione della nostalgia gli appare più umano, più giusto e rispettoso della moralità.
Il tono della satira può acquistare toni diversi a seconda delle finalità.
A volte, l’oggetto della polemica è la letteratura stessa, con le sue regole ed i suoi modelli, considerati obsoleti dai poeti innovatori. In questo senso, esempi significativi ci sono forniti da Orazio, Giovenale o dagli epigrammi di Marziale. La volontà dissacrante della letteratura tradizionale si manifesta nella scelta di registri linguistici bassi, come se lo scrittore volesse in questo modo distaccarsi dalla società e dalla cultura dominante per rifugiarsi in una letteratura che la società stessa rifiuta. Questo è il caso di Carlo Porta e di Giuseppe Gioacchino Belli. Essi mostrano indignazione, più meno velata, per la vita che il popolo è costretto a condurre e provano pietà per la sofferenza degli umili, utilizzando efficacemente espressioni tratte dalla lingua dialettale. È la gente comune che parla esprimendosi in dialetto e questo mette ancora più in luce l’ipocrisia, la corruzione, la mancanza di sensibilità e la cecità della classe sociale dominante.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale della poesia satirica?
- Come varia il tono della satira a seconda delle sue finalità?
- Quali sono alcuni esempi di poeti che hanno utilizzato la satira per criticare la società?
La poesia satirica mira a polemizzare con il mondo contemporaneo del poeta, prendendo di mira i vizi e le debolezze umane e il malcostume della società.
Il tono della satira può variare da violento e pungente a pacato e sorridente, a seconda se il poeta intende colpire le ingiustizie sociali o mostrare le debolezze umane.
Orazio, Ariosto, Parini, Carlo Porta e Giuseppe Gioacchino Belli sono esempi di poeti che hanno utilizzato la satira per criticare la società e le sue ingiustizie.