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Concetti Chiave

  • Le azioni nella narrazione sono gesti che generano eventi e situazioni, fondamentali per lo sviluppo di un'opera letteraria o cinematografica.
  • Il concetto di "attante" è centrale nella narrazione e rappresenta chi compie o subisce l'atto, indipendentemente dalla sua natura.
  • Greimas ha ridotto le funzioni di Propp a sei unità attanziali: Soggetto, Oggetto, Aiutante, Opponente, Destinante e Destinatario.
  • Lo schema narrativo canonico include quattro fasi: Manipolazione, Competenza, Performanza e Sanzione, definendo il percorso degli attanti.
  • Il comportamento è il modo di agire dell'individuo, influenzato dall'ambiente e dalle persone, e può essere classificato in varie categorie come volontario/involontario e cosciente/incosciente.

Indice

  1. Definizione di azione e narrazione
  2. Concetto di attante e schema narrativo
  3. Ruoli e categorie degli attanti
  4. Definizione e tipi di comportamento

Definizione di azione e narrazione

Il termine "azione" indica la capacità degli esseri animati di modificare il reale, al fine di produrre determinati effetti. Si contrappone al "pensiero" e alla "contemplazione", quando il gesto non è ancora stato compiuto.

Nell'ambito della narrazione, le azioni sono una serie di gesti che generano eventi e situazioni, sui quali si fonda lo sviluppo di un'opera (letteraria, non letteraria, cinematografica, etc.). Sono composte da inizio, svolgimento e fine.

Il termine "evento", indica un fatto che si è verificato o che può verificarsi, di solito determinante nei confronti di una situazione oggettiva o soggettiva.

Il termine "situazione", indica la connessione di aspetti o di elementi che configurano la condizione attuale di un fatto.

Concetto di attante e schema narrativo

Intorno agli anni '60, Lucien Tesnière e in seguito Algirdas J. Greimas, elaborano il concetto di "attante". In uno schema narrativo canonico, l'attante è colui che compie o subisce l'atto, indipendentemente da ogni altra determinazione.

L'attante quindi, può essere umano o non umano, compiere un'azione direttamente o indirettamente (per mezzo di delegati), in forma attiva o passiva (subendo l'azione altrui).

L'attante non è definito in base alla sua natura: non importa chi è o che cosa è, bensì che cosa fa per contribuire allo sviluppo della narrazione. Non è analizzato né in termini di carattere, comportamenti, atteggiamenti, azioni espresse: ad emergere sono i nessi strutturali e logici che lo legano ad altre unità.

Partendo dalle 31 funzioni individuate da Propp, Greimas riduce la lista a sei unità attanziali:

- Soggetto, che compie l’azione concreta per conquistare l'Oggetto e ottiene una ricompensa

o una punizione in base agli effetti del proprio gesto;

- Oggetto, che è la meta dell’azione;

- Aiutante, che aiuta il soggetto;

- Opponente, che ostacola il soggetto;

- Destinante, che è il mandante del soggetto all’inizio dell'azione;

- Destinatario, che riceve l'oggetto e ne trae beneficio.

Gli attanti si muovono lungo un percorso chiamato "schema narrativo canonico":

1. Manipolazione: il Destinante persuade il Soggetto a compiere un'azione, ricorrendo ad una strategia: promessa, seduzione, provocazione o minaccia;

2. Competenza: il Soggetto si procura i mezzi per compiere l'azione. Questo implica un volere e un dovere (modalità virtualizzanti), un sapere e un potere (modalità attualizzanti);

3. Performanza: il Soggetto modifica lo stato delle cose (modalità realizzante);

4. Sanzione: il Soggetto viene valutato in modo positivo o negativo, ricevendo una ricompensa o una punizione.

Ruoli e categorie degli attanti

L'atto è la relazione pragmatica e/o cognitiva tra attanti. Sul piano della narrazione, gli attanti si definiscono in base agli assi:

- Soggetto / Oggetto;

- Destinante / Destinatario;

- Aiutante / Oppositore.

L'attante esiste solo in relazione agli altri attanti.

Quando l'attante possiede un ruolo tematico e un programma narrativo, allora si parla di attore o personaggio. L'attante si differenzia quindi dal personaggio come persona e dal personaggio come ruolo, ed è caratterizzato dalle seguenti

categorie oppositive:

- Protagonista / Antagonista;

- Attivo / Passivo;

- Influenzatore / Autonomo;

- Modificatore / Conservatore.

Definizione e tipi di comportamento

Il termine "comportamento" indica il modo di agire dell'individuo rispetto all'ambiente in cui si trova e alle persone con cui è a contatto.

È definito anche come "Complesso coerente di atteggiamenti che il soggetto assume in reazione a determinati stimoli, o l'attività globale di un soggetto considerata nelle sue manifestazioni oggettive".

Il comportamento può essere:

- Individuale / Collettivo;

- Volontario / Involontario;

- Cosciente / Incosciente (consapevole o meno);

- Unico / Ripetitivo;

- Transitivo / Intransitivo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'attante nella narrazione?
  2. L'attante è colui che compie o subisce l'atto nella narrazione, indipendentemente dalla sua natura. È definito dai nessi strutturali e logici che lo legano ad altre unità, contribuendo allo sviluppo della narrazione.

  3. Quali sono le sei unità attanziali identificate da Greimas?
  4. Le sei unità attanziali sono: Soggetto, Oggetto, Aiutante, Opponente, Destinante e Destinatario. Ciascuna di queste unità ha un ruolo specifico nel processo narrativo.

  5. Come si articola lo schema narrativo canonico?
  6. Lo schema narrativo canonico si articola in quattro fasi: Manipolazione, Competenza, Performanza e Sanzione. Ogni fase rappresenta un passaggio chiave nel percorso del Soggetto verso il raggiungimento dell'oggetto.

  7. In che modo l'attante si differenzia dal personaggio?
  8. L'attante si differenzia dal personaggio in quanto non è definito dalla sua natura o carattere, ma dal suo ruolo funzionale nella narrazione. Quando un attante possiede un ruolo tematico e un programma narrativo, diventa un attore o personaggio.

  9. Quali sono le categorie oppositive che caratterizzano l'attante?
  10. Le categorie oppositive che caratterizzano l'attante includono: Protagonista/Antagonista, Attivo/Passivo, Influenzatore/Autonomo, Modificatore/Conservatore. Queste categorie aiutano a definire il ruolo e l'influenza dell'attante nella narrazione.

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