Concetti Chiave
- La metrica è l'arte di comporre versi basata sul numero di sillabe e sul ritmo, determinato dalle pause della voce.
- I versi italiani si classificano in base al numero di sillabe: da trisillabo a dodecasillabo, con regole specifiche per elisione e accenti.
- Nei versi piani, sdruccioli e tronchi, il conteggio delle sillabe varia a seconda dell'accento dell'ultima parola del verso.
- La dieresi e la sinèresi influenzano la divisione o fusione delle sillabe, modificando il conteggio metrico del verso.
- Casi particolari includono la gestione di dittonghi e iati, che possono cambiare il numero di sillabe nel verso attraverso dieresi o sinèresi.
Introduzione
La metrica può essere definita come l’arte che insegna a comporre versi e a collegarli fra di loro. Il verso italiano si fonda su due elementi: il numero di sillabe e il ritmo, cioè quella particolare cadenza che nasce dalle pause della voce in determinate punti del verso, che, di solito coincidono con l’accento tonico. L’accento che segna queste pause prende il nome di accento ritmico o ritmo.
Le sillabe
Tenuto conto del numero di sillabe possiamo distinguere il versi trisillabo (molto rare), quaternario, quinario, senario, settenario, ottonario, novenario, decasillabo, endecasillabo e dodecasillabo (composto da due senari).Per contare esattamente il numero di sillabe di un verso bisogna tener conto che nel corso di esso la sillaba finale di una parola si unisce a quella iniziale della parola che segue, se quest’ultima inizia per vocale o per 2 “h” e se le due sillabe sono entrambe atone e pertanto esse contato per una. Questa figura metrica si chiama elisione
Esempio:
S’o/de a /de/stra u/no/ squil/lo /di /trom/ba (A. Manzoni)
Dal punto di vista matematico, il verso si compone di 12 sillabe, ma in realtà, metricamente parlando, esse sono 10 (= verso decasillabo), poiché nella 2.a e nella 4.a abbiamo un’elisione
• Se il verso, di qualsiasi lunghezza, termina con una parola piana, esso prende il nome di “verso piano” e il numero delle sue sillabe corrisponde con esattezza alla quantità indicata nel nome.
O / d’o / ro e / d’o/ nor / bra / me (Parini)
Si tratta di un settenario e poiché l’ultima parola è piana (= bràme), abbiamo 7 sillabe, quindi ci troviamo di fronte ad un verso settenario pari di 7 sillabe
• Se l’ultima parola è sdrucciola, le due sillabe dopo l’accento tonico contano per una e il verso è detto “sdrucciolo”
Per/ché / tur/bar/mi l’à/ani/ma (Parini)
In questo caso, l’ultima parola, ànima è sdrucciola e ci troviamo di fronte ad un verso settenario sdrucciolo, ma di otto sillabe.
• Se l’ultima parola del verso è tronca, l’ultima sillaba conta per due:
Sul / re/mo il / noc/chier / brun (Parini)
Questo è un verso settenario tronco, ma composto da sei sillabe.
Ovviamente queste tre regole sono valide per tutti i tipi di versi:
• endecasillabo piano: 11 sillabe
• endecasillabo sdrucciolo: 12 sillabe
• endecasillabo tronco: 10 sillabe
Casi particolari
• Due vocali che formano un dittongo possono essere divise, in modo tale da formare due sillabe. Tale possibilità viene indicata graficamente apponendo la dieresi sulla prima vocale, che tuttavia, oggi, non viene quasi più inseritaFor/se /per/ché / del/la / fa/tal / quï/e/te (Foscolo)
Tecnicamente si tratta di un verso decasillabo, ma in realtà, la presenza della dieresi trasforma in verso in un endecasillabo.
• Se invece il dittongo si trova in fine di parola e di verso, automaticamente abbiamo due sillabe e quindi non è necessario inserire la dieresi.
Lo / dì / ch’han / det/to ai / dol/ci a/mi/ci ad/di/o (Dante)
• Viceversa, due vocali che formano un iato, possono fondersi in una sola sillaba, a condizione che non appartano alle due ultime sillabe del verso. È la figura metrica che si chiama “sinèresi”.
Del / ca/po /ch’e / gli a / vea / di / re/tro / gua/sta (Dante)
Domande da interrogazione
- Che cos'è la metrica e quali sono i suoi elementi fondamentali?
- Come si contano le sillabe in un verso italiano?
- Quali sono le differenze tra i versi piani, sdruccioli e tronchi?
- Cosa succede quando due vocali formano un dittongo o uno iato?
- Qual è l'effetto della dieresi e della sinèresi sulla metrica di un verso?
La metrica è l'arte di comporre versi e collegarli, basata sul numero di sillabe e sul ritmo, che deriva dalle pause della voce nei versi.
Le sillabe si contano considerando l'elisione, dove la sillaba finale di una parola si unisce a quella iniziale della successiva se inizia per vocale o "h" e sono entrambe atone.
Nei versi piani, il numero di sillabe corrisponde al nome; nei versi sdruccioli, le due sillabe dopo l'accento tonico contano per una; nei versi tronchi, l'ultima sillaba conta per due.
Un dittongo può essere diviso in due sillabe con la dieresi, mentre un iato può fondersi in una sola sillaba tramite sinèresi, se non è nelle ultime due sillabe del verso.
La dieresi divide un dittongo in due sillabe, mentre la sinèresi unisce due vocali in una sola sillaba, influenzando il conteggio delle sillabe nel verso.