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Concetti Chiave

  • AA. VV. si riferisce a "autori vari", utile per indicare lavori di più autori.
  • Ibid. e Op. cit. sono abbreviazioni latine usate per citazioni nello stesso o in diverse pagine di un'opera.
  • e.g. e i.e. sono abbreviazioni latine comunemente utilizzate nei testi inglesi per "per esempio" e "vale a dire".
  • NdA, NdT e NdC sono note specifiche dell'autore, traduttore o curatore, spesso inserite tra parentesi.
  • s.d. e s.l. indicano l'assenza di data o luogo di edizione di un'opera.
ABBREVIAZIONI PIU’ FREQUENTI DA USARE NELLE NOTE O NEL TESTO
AA. VV. = autori vari
Cfr. (o cf.) = confronta
ed. = edizione (ma nelle bibliografie inglesi significa curatore o editor; plurale eds)
e.g. = exempli gratia, cioè per esempio (usato nei testi inglesi)
ex o es. = per esempio
fig. = figura
fo. o f. = folio (ingl. foglio, pagina)
infra = espressione latina che significa “vedi sotto”, “posizionato nella parte inferiore”
i.e. = id est, vale a dire (si usa nei testi inglesi)
Ibid.
= è l’abbreviazione latina di Ibìdem (cioè, “nello stesso luogo”), si tratta della citazione di una stessa
opera in una stessa pagina; se, invece, si tratta di una stessa opera ma in una diversa pagina, si scrive Op. cit.
abbreviazione di Opera citata, seguita dal numero della pagina
Id. o idem (in latino, lo stesso, il medesimo) = stesso autore (si usa per evitare di ripetere un nome o altre
indicazioni date precedentemente)
l. = libro col. o c. = colonna
loc. cit. = luogo citato
MS = manoscritto (plurale MSS)
NS = nuova serie
NdA = nota dell’Autore, cioè scritta dall’autore stesso (di solito tra parentesi quadrata)
NdT = nota del Traduttore, per spiegare un significato (di solito tra parentesi quadrata)
NdC = nota del Curatore del testo (di solito tra parentesi quadrata)
passim o pass. = (latino, significa “sparso qua e là”); si usa quando non ci si riferisce ad una pagina precisa
ma quando la citazione è trattata dall’autore in più parti della sua opera
pseud. = pseudonimo (quando l’attribuzione a un autore è discussa si mette pseudo)
ro e vo = recto e verso (pag. dispari e pari; i tipografi la chiamano bianca e volta); anche fronte/retro
s.d. = senza data s.l. = senza luogo di edizione
sic! = così!, col significato di “scritto proprio così” dall’autore che si sta citando (si può usare sia come atto
di cautela, sia come sottolineatura ironica nel caso di una svista madornale)
tab. = tabella tav. = tavola
vs. = (latino) versus, significa “in opposizione a”
viz. = (latino) videlicet, significa “precisamente” e si usa nei testi inglesi

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato di "Ibid." e quando si utilizza?
  2. "Ibid." è l'abbreviazione latina di "Ibìdem", che significa "nello stesso luogo". Si utilizza per citare la stessa opera nella stessa pagina. Se si tratta della stessa opera ma in una pagina diversa, si usa "Op. cit." seguito dal numero della pagina.

  3. Come si differenziano le abbreviazioni "NdA", "NdT" e "NdC"?
  4. "NdA" sta per nota dell'Autore, "NdT" per nota del Traduttore, e "NdC" per nota del Curatore del testo. Queste abbreviazioni indicano chi ha scritto la nota, solitamente inserite tra parentesi quadrate.

  5. Cosa significa "passim" e in quale contesto si utilizza?
  6. "Passim" è un termine latino che significa "sparso qua e là". Si utilizza quando non ci si riferisce a una pagina precisa, ma quando la citazione è trattata dall'autore in più parti della sua opera.

Domande e risposte

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