Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sovescio è una pratica di concimazione che prevede l'interramento di piante erbacee in piena fioritura per migliorare il terreno.
  • Le piante ideali per il sovescio sono leguminose con radici profonde e fogliame abbondante, adatte a terreni specifici come argillosi o sabbiosi.
  • La semina per il sovescio può avvenire in autunno o primavera, alternandosi con concimazione ordinaria e vantaggiando colture stagionali.
  • Il sovescio arricchisce i terreni di azoto, migliora la coerenza dei terreni sciolti e la permeabilità di quelli argillosi.
  • Questa tecnica è meno praticata oggi poiché le piante destinate al sovescio sono spesso utilizzate per l'alimentazione del bestiame.

Il sovescio

Il sovescio è una pratica di concimazione-ammendamento che consiste nel seminare una pianta erbacea ed interrarla quando essa ha raggiunto la massima fioritura. Per praticare il sovescio, le piante devono avere alcuni requisiti: essere leguminose per la facoltà che esse hanno di indurre azoto nel terreno, avere delle radici profonde per poter utilizzare materiali nutritivi presi da strati profondi che normalmente non sono sfruttati dalle culture comuni, avere la capacità di svilupparsi rapidamente, essere piante con un abbondante fogliame che sia di facile decomposizione.
Un tempo veniva praticata la siderazione che si basava sull’alternanza della cultura di grano con trifoglio concimato e oggetto, in parte, di sovescio.
La tecnica del sovescio è molto semplice. Innanzitutto la pianta scelta per il sovescio deve essere in rapporto con il tipo di terreno. Infatti, per le terre argillose si utilizzano fave, vecce, trifoglio, mentre per i terreni sabbiosi sono preferibili lupini e fieno greco.
Il terreno viene preparato con lavori mediamente profondi. La semina può avvenire in autunno o in primavera. Le piante seminate di autunno sono oggetto di sovescio in primavera a vantaggio delle piante estive come il granoturco o il tabacco, che hanno bisogno di essere sarchiate o delle piante legnose come viti ed olivi; il sovescio non si fa tutti gli anni, ma si alterna con la concimazione ordinaria secondo una rotazione. Se la semina viene effettuata in primavera, il sovescio si fa in autunno a profitto del frumento e della segale.
In ogni caso, le piante destinate al sovescio devono essere concimate con concimi a base di fosfato e di potassio che determinano un maggiore immagazzinamento di azoto atmosferico, quando si tratta di piante leguminose. Il momento più opportuno per interrare la pianta è quando essa è in piena fioritura; un ritardo può essere dannoso.
Fli effetti del sovescio sono notevoli sia per quanto riguarda le proprietà chimiche che fisiche del terreno agrario. I terreni sciolti acquistano una maggiore coerenza mentre quelli argillosi diventano più permeabili. Dal punto di vista chimico, nel caso si utilizzino leguminose, il terreno si arricchisce di azoto.
Il sovescio è utile soprattutto nelle località interessate da un clima caldo, in cui il letame scarseggia.
Purtroppo il sovescio tende ad essere poco praticato in quanto la piante che dovrebbe essere sovesciata, viene utilizzata per l’alimentazione del bestiame.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i requisiti principali delle piante utilizzate per il sovescio?
  2. Le piante devono essere leguminose per arricchire il terreno di azoto, avere radici profonde per sfruttare nutrienti da strati non utilizzati, svilupparsi rapidamente e avere fogliame abbondante e facilmente decomponibile.

  3. Qual è il momento migliore per interrare le piante destinate al sovescio?
  4. Il momento più opportuno per interrare le piante è quando sono in piena fioritura, poiché un ritardo può essere dannoso.

  5. Quali sono gli effetti del sovescio sul terreno agrario?
  6. Il sovescio migliora le proprietà chimiche e fisiche del terreno, rendendo i terreni sciolti più coerenti e quelli argillosi più permeabili, e arricchisce il terreno di azoto se si utilizzano leguminose.

Domande e risposte