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Concetti Chiave

  • La razza bovina Piemontese è selezionata per precocità, accrescimento rapido, efficienza alimentare e qualità della carne, senza trascurare la produzione lattea.
  • È caratterizzata da un adeguato sviluppo somatico, buona conversione alimentare e adattamento ambientale, con un'ottima resa al macello e carne di alta qualità.
  • Il mantello varia dal grigio al fromentino con accenti neri nei tori, mentre le vacche sono bianche o fromentine; i vitelli nascono con mantello fromentino carico.
  • Le caratteristiche morfologiche includono una struttura muscolosa e robusta, con arti solidi e ben diretti, adatti a una buona andatura.
  • Eventuali difetti come macroglossia e artrogrifosi sono motivo di esclusione dal libro genealogico, insieme a caratteristiche atipiche del mantello e anomalie anatomiche.

Indice

  1. Razza bovina piemontese attuale
  2. Finalità della selezione
  3. Caratteri morfologici

Razza bovina piemontese attuale

Finalità della selezione

L'azione di miglioramento della razza bovina Piemontese riguarda la precocità intesa come conseguimento anticipato dell'età di macellazione, la velocità di accrescimento, l'efficienza di conversione degli alimenti, la resa al macello, le caratteristiche della carcassa e la qualità della carne nonché la facilità di parto e la fertilità, pur non trascurando la produzione lattea. L'azione di miglioramento riguarda inoltre l'eliminazione di eventuali difetti.
Conformazione e tipo. Razza a spiccata attitudine alla produzione della carne, caratterizzata da adeguato sviluppo somatico, buoni incrementi giornalieri in peso vivo, e buon adattamento ai vari ambienti anche in condizioni modeste di alimentazione nonché buona capacità di produzione di latte per l'allevamento del vitello. Petto ampio e muscoloso, garrese ampio, lombi muscolosi, tronco lungo, groppa e coscia di buon sviluppo muscolare. Carcassa con poco grasso e di eccellente qualità di carne con bassa percentuale di osso.

Caratteri morfologici

- Mantello: nei tori il mantello è grigio o fromentino chiaro con sensibile accentuazione dei peli neri sulla testa (specie intorno alle orbite), sul collo, sulle spalle e sulle regioni distali degli arti; talora anche sulle facce laterali del tronco e sugli arti posteriori con formazione di macchie o chiazze scure; nelle vacche il mantello è bianco o fromentino chiaro con sfumature fino al grigio o al fromentino; i vitelli alla nascita hanno il mantello fromentino carico.
- Pigmentazione: sono nere le seguenti parti: il musello, le labbra, le mucose orali (lingua, palato e guance), le ciglia, i margini delle palpebre e dell'orecchio, il fiocco del prepuzio, la parte inferiore dello scroto, la nappa della coda, l'apertura anale e le labbra della vulva, gli unghioni e gli unghielli. Le corna, nere sin verso i 20 mesi d'età, si presentano negli adulti giallastre alla base, più chiare nel terzo medio e nere all'apice. La parziale depigmentazione delle parti predette non costituisce motivo di squalifica.
- Cute: morbida, elastica e sottile.
- Testa: espressiva, più corta e larga nel toro, più lunga e fine nella vacca, sincipite ricoperto da un piccolo ciuffo, sovente di color fromentino chiaro, fronte piana e lievemente depressa fra le arcate orbitali prominenti; orecchio di medio sviluppo, occhi grandi con espressione vivace (il colore dell'iride è nero); il naso largo, diritto, con narici ampie, musello largo, bocca ampia con labbra ben pronunciate.
- Collo: largo, muscoloso e con gibbosità alquanto pronunciata nel toro, relativamente lungo e meno muscoloso nelle femmine, giogaia leggera e di medio sviluppo.
- Spalle: compatte, larghe e muscolose, bene aderenti al tronco e in giusta direzione.
- Garrese: ampio e muscoloso, unito con continuità al collo.
- Dorso: largo ed orizzontale
- Lombi: muscolosi e pieni.
- Petto: largo e muscoloso;
- Torace: profondo
- Costato: ben arcuati, lungo, profondo
- Ventre: ampio e profondo
- Fianchi: pieni, piuttosto lunghi
- Coda: lunga, con fiocco abbondante
- Groppa: nel toro ampia e di buon sviluppo muscolare, nella vacca larga, lunga e muscolosa.
- Coscia: nei tori ampia e ben muscolosa, nelle vacche piena e ben sviluppata.
- Natiche: nei tori ampie e di accentuato sviluppo muscolare, lunghe, nelle vacche ampie e ben discese.
- Arti anteriori: solidi, braccio piuttosto corto, avambraccio lungo e muscoloso, ginocchio spesso e largo, stinco di media lunghezza e solido, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati.
- Arti posteriori: ben diretti esenti da tare, gamba muscolosa, garretto largo e solido, non diritto e non falciato, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati.
- Andatura: regolare.
- Mammella: di regolare conformazione con quarti regolari e capezzoli ben disposti, ben vascolarizzata.
- Testicoli: armonicamente sviluppati e discesi nello scroto.
I seguenti difetti, di cui solamente i primi tre sono oggetto di rilievo alla nascita, comportano l'esclusione dal Libro Genealogico:
- macroglossia: è un fenomeno che si manifesta nei primi giorni di vita e che successivamente scompare. E' caratterizzata da un ingrossamento della lingua che spesso fuoriesce dalla rima labiale. Ciò normalmente comporta difficoltà nella suzione del latte della madre e quindi conseguente necessità di assistenza da parte dell'allevatore;
- artrogrifosi: è una manifestazione, a carico degli arti, di natura congenita caratterizzata da arcuatura accompagnata da arrembatura e rampinismo. Gli arti si presentano arcuati e tendono a piegarsi in maniera più o meno accentuata; il vitello ha difficoltà sia nel deambulare che nel rimanere "in piedi" (stazione).
- depigmentazione: totale di una mucosa (in particolare della lingua o/e del palato) mantello atipico: con colori, pezzature, lunghezza ed aspetto del pelo anormali;
- brachignatismo: si presenta come eccessiva lunghezza della mascella rispetto alla mandibola;
- prognatismo: con sviluppo eccessivo della mandibola rispetto a quello della mascella;
- criptorchidismo: mancata discesa dei testicoli nello scroto;
- monorchidismo: un solo testicolo disceso nello scroto.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le finalità principali della selezione della razza bovina Piemontese?
  2. La selezione mira a migliorare la precocità, la velocità di accrescimento, l'efficienza di conversione degli alimenti, la resa al macello, le caratteristiche della carcassa, la qualità della carne, la facilità di parto e la fertilità, senza trascurare la produzione lattea.

  3. Quali sono i caratteri morfologici distintivi della razza bovina Piemontese?
  4. La razza è caratterizzata da un mantello grigio o fromentino nei tori e bianco o fromentino nelle vacche, pigmentazione nera in specifiche aree, cute morbida, testa espressiva, collo muscoloso, spalle compatte, e una carcassa con poco grasso e di eccellente qualità.

  5. Quali difetti comportano l'esclusione dal Libro Genealogico per la razza Piemontese?
  6. Difetti come macroglossia, artrogrifosi, depigmentazione totale di una mucosa, mantello atipico, brachignatismo, prognatismo, criptorchidismo e monorchidismo comportano l'esclusione dal Libro Genealogico.

  7. Come si presenta la pigmentazione nei bovini Piemontesi?
  8. La pigmentazione è nera in parti come il musello, le labbra, le mucose orali, le ciglia, i margini delle palpebre e dell'orecchio, e altre aree specifiche. Le corna sono nere fino a circa 20 mesi, poi diventano giallastre alla base e nere all'apice.

  9. Quali sono le caratteristiche della carcassa della razza Piemontese?
  10. La carcassa è caratterizzata da poco grasso, eccellente qualità della carne e bassa percentuale di osso, con un buon sviluppo muscolare in aree come la groppa e la coscia.

Domande e risposte

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