Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • I parassiti assoluti completano il loro ciclo vitale all'interno della pianta ospite, nutrendosi delle cellule vive e sopravvivendo anche nei periodi di riposo vegetativo.
  • I parassiti obbligati vivono parte del loro ciclo vitale su altri substrati, ma dipendono comunque dalla pianta ospite per la crescita e riproduzione.
  • Sia i parassiti assoluti che quelli obbligati sono specializzati e non uccidono immediatamente l'ospite, poiché si nutrono dei prodotti cellulari senza distruggere i tessuti.
  • I parassiti facoltativi vivono al di fuori della pianta ospite, ma possono attaccarla, uccidendo le cellule e sfruttando i tessuti morti.
  • La muffa grigia della vite è un esempio di parassita facoltativo che può danneggiare le piante penetrando attivamente nei tessuti.

Diversi tipi di parassitismo

A seconda del tipo di rapporto che i parassiti instaurano con la pianta ospite, questi si possono suddividere in tre gruppi:
Parassiti assoluti, che compiono l’intero ciclo vitale all’interno della pianta ospite. Questi parassiti, come per esempio la peronospora della vite (Plasmopara viticola), si nutrono a spese delle cellule vive sviluppandosi solo all’interno dei tessuti vegetali, non abbandonando l’ospite neanche in inverno, quando la pianta entra in riposo vegetativo. Durante questa fase il parassita assume forme quiescenti, all’interno dei tessuti dell’ospite, che gli permettono di sopravvivere all’inverno.
Parassiti obbligati, che non compiono necessariamente il loro intero ciclo vitale nella pianta ospite, ma vivono durante alcune fasi del loro ciclo su altri substrati, come per esempio mel suolo o sui residui vegetali morti; durante queste fasi i parassiti sopravvivono grazie a forme vegetative, come le spore, mentre la parte più importante del loro ciclo vitale viene compiuta nella pianta ospite. Il rapporto di questi organismi con i tessuti viventi dell’ospite resta pertanto essenziale per assicurare la crescita e la riproduzione del parassita. Questo secondo gruppo di parassita comprende diversi funghi dei generi Ustilago e Tilletia, che provocano le malattie conosciute rispettivamente come “carboni” e “carie” nei cereali e anche alcune fanerogame parassite come la cuscuta.
Sia i parassiti assoluti che quelli obbligati sono organismi altamente specializzati e, a differenza dei predatori, non provocano, almeno in una prima fase, la morte dell’ospite, in quanto lo scopo del parassita non è quello di uccidere i tessuti con i quali viene a contatto, ma di nutrirsi degli elaborati prodotti dalle cellule. Se le cellule ospiti morissero, il parassita stesso verrebbe inattivato.
Parassiti facoltativi, che compiono invece tutto il loro ciclo vitale al di fuori della pianta ospite, ma possono in alcuni casi entrare in contatto con la pianta provocando dei danni. Questi organismi vivono normalmente su un substrato composto da sostanze organiche in via di decomposizione e, quando giungono a contatto dei tessuti vegetali, vi penetrano attivamente uccidendo le cellule e nutrendosi successivamente degli organi morti. Un esempio di parassita facoltativo è la muffa grigia della vite (Botrytis cinerea).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dei parassiti assoluti?
  2. I parassiti assoluti compiono l'intero ciclo vitale all'interno della pianta ospite, nutrendosi delle cellule vive e rimanendo nei tessuti vegetali anche durante l'inverno in forme quiescenti.

  3. In che modo i parassiti obbligati differiscono dai parassiti assoluti?
  4. I parassiti obbligati non completano necessariamente l'intero ciclo vitale nella pianta ospite, vivendo alcune fasi su altri substrati come il suolo, ma il loro rapporto con i tessuti viventi dell'ospite è essenziale per la loro crescita e riproduzione.

  5. Come si comportano i parassiti facoltativi rispetto alla pianta ospite?
  6. I parassiti facoltativi vivono normalmente su substrati in decomposizione e possono entrare in contatto con la pianta ospite, penetrando attivamente nei tessuti, uccidendo le cellule e nutrendosi degli organi morti.

Domande e risposte