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Concetti Chiave

  • Le alte temperature e il pH degli alimenti influenzano le alterazioni di proteine e amminoacidi durante la trasformazione alimentare.
  • La denaturazione proteica comporta disorganizzazione strutturale, diminuzione della solubilità e può portare a coagulazione e perdita di attività biologica.
  • Calore, freddo ed essiccamento possono causare denaturazione, decomposizione delle catene amminoacidiche e reazioni indesiderate.
  • La reazione di Maillard è un imbrunimento non enzimatico che avviene in presenza di proteine e carboidrati.
  • Le alterazioni enzimatiche e microbiche, come idrolisi e putrefazione, causano la degradazione delle proteine e la produzione di composti dall'odore sgradevole.

Alterazioni a carico di proteine e amminoacidi

Le alterazioni dovute a processi di trasformazione degli alimenti sono causate dall'azione delle alte temperature utilizzate nelle fasi di lavorazione e influenzate dal pH dell'alimento. La denaturazione proteica comporta la disorganizzazione parziale o totale della struttura secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine, che porta alla diminuzione della solubilità per messa a nudo dei gruppi idrofobici racchiusi all'interno della struttura terziaria, alla tendenza all'aggregazione e alla coaguolazione con formazione di micelle che rimangono in sospensione o precipitano a seconda della massa, all'incremento della sensibilità agli enzimi proteolitici per esposizione dei legami peptidici e alla perdita dell'attività biologica. I fattori che possono causare la denaturazione delle proteine sono il calore, attraverso la cottura o pastorizzazione e sterilizzazione, il freddoo e l'essiccamento.

Le catene amminoacidiche laterali possono decomporsi per l'azione del calore. Si può verificare: - desulfidrilazione dei residui di cisteina e cistina con liberazione di H2S (odore di latte cotto);
- deamminazione dei residui di glutammina e asparagina con liberazione di NH3;
- formazione di derivati ciclici, dotati alcuni di potere mutageno (dal triptofano);
- ossidazione di amminoacidi solforati, triptofano, tirosina e istidina.
La reazione di Maillard rientra tra gli imbrunimenti non enzimatici e si verifica quando l'alimento contiene proteine e composti carbonilici come i carboidrati.
Le alterazioni dovute all'azione degradativa di enzimi e microrganismi sono trasformazioni indesiderate, salvo nella maturazione di prodotti stagionati come formaggi, insaccati. Esistono due gruppi di alterazioni:
- l'idrolisi, con cui si verifica la rottura del legame peptidico, che porta alla graduale demolizione delle proteine;
- la putrefazione, con cui si intende una serie di processi anaerobici che portano alla proteolisi e alla degradazione degli amminoacidi. uesta serie di reazioni causa la formazione di cataboliti di odore molto sgradevole, che si possono originare:
- per le reazioni di deamminazione degli amminoacidi, con produzione di NH3;
- dalla degradazione della cisteina, che libera H2S; l'acido solfidrico può poi legarsi alla mioglobina e formare la solfomioglobina, che è la causa del coloroe verde assunto dalla carne nello stadio avanzato di putrefazione;
- dalla decomposizione della metionina, che forma metantiolo e NH3;
- per decarbossilazione degli amminoacidi, che produce ammine dall'odore nauseabondo (cadaverina e putrescina);
- per degradazione del triptofano da cui si originano l'indolo e lo scatolo, dall'odore particolarmente fetido.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali delle alterazioni delle proteine durante la trasformazione degli alimenti?
  2. Le alterazioni delle proteine durante la trasformazione degli alimenti sono principalmente causate dall'azione delle alte temperature e dal pH dell'alimento, che portano alla denaturazione proteica e alla decomposizione delle catene amminoacidiche laterali.

  3. Quali sono le conseguenze della denaturazione proteica?
  4. La denaturazione proteica comporta la disorganizzazione della struttura delle proteine, diminuzione della solubilità, tendenza all'aggregazione, aumento della sensibilità agli enzimi proteolitici e perdita dell'attività biologica.

  5. Quali processi degradativi sono coinvolti nella putrefazione delle proteine?
  6. La putrefazione delle proteine coinvolge processi anaerobici che portano alla proteolisi e alla degradazione degli amminoacidi, causando la formazione di cataboliti dall'odore sgradevole come NH3, H2S, metantiolo, cadaverina, putrescina, indolo e scatolo.

Domande e risposte