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SOCIALE
PROPRIETA’ Scarso senso di Comune e privata Comune per la terra, Privata e statale
PRIVATA proprietà (bestiame) privata per titoli e
privilegi
LEGGE Nessuna legge Nessuna legge formale, Leggi informali e Leggi formali, lo Stato
formale diritti alla forza per punizioni per infrazione ha il potere coercitivo
lignaggio/associazione di tabù e di punizione
RELIGIONE Sciamano Sciamano, enfasi su riti Accento sull’antenato, Sacerdote serve a
di passaggio e di forme di specializzazione legittimare il potere
iniziazione sacro dello Stato
Legge e ordine politico
La legittimità per essere imposta, ha bisogno di strutture e strumenti.
Un elemento che stabilisce i principi della legittimità è la legge, che non sempre però sono scritte e formalizzate.
Lo studio delle leggi non può limitarsi a prendere in esame i testi legali; bisogna prima partire dai costumi e dalle
usanze locali e comprendere il processo di formalizzazione delle varie usanze nelle prescrizioni legali della cultura.
Nelle società che mancano di un sistema politico centralizzato, in genere, non vi sono regole scritte; in questi casi
la legge assume la forma di costume e viene definita ‘legge tradizionale’, cioè coincide con i costumi e gli
accorgimenti legati alla risoluzione di conflitti e dispute.
L’antropologo americano Hoebel, ritiene che le leggi hanno significato solo se elaborate sulla base di ‘postulati
culturali’.
Questi postulati sono sia universali che specifici. Sono universali perché sono comuni a tutte le società umane,
mentre sono specifici perché possono essere compresi solo se posti nel loro ambito di riferimento.
ES. Gli Inuit basano le loro leggi su postulati che si riferiscono al rapporto tra uomo e spiriti naturali. Qualsiasi
offesa nei loro confronti corrisponde ad un crimine perseguibile.
Ciò dimostra che le legge non è soltanto una codifica scritta, ma è una forma espressiva del mondo sociale che
richiama il modo di vedere il mondo e di pensare di un gruppo di individui.
Ci sono società basate su codici e precetti scritti (es. Codice romano o la Costituzione italiana – molto dettagliata-)
che vanno interpretati da specialisti; mentre altre procedure (es. tradizione sassone e Costituzione americana), si
basano sulla casistica, con codici molto più scarni e pochi articoli. 9
Approcci antropologici alla legge
Gli antropologi assumono diverse posizioni nei confronti dei sistemi legali:
• Alcuni ritengono che gli apparati legali non esistevano nelle società preindustriali = il meccanismo propulsore
dell’ordine sarebbe stato un sentimento di giustizia unito alle prime forme di accentramento politico.
• Altri tentano di spiegare la legge come un sistema di pensiero degli individui = la legge corrisponde al
pensiero e al modo di vedere il mondo degli uomini, ognuno interpreta il mondo sociale a modo suo e gli
uomini creano dei sistemi di significato in base alle relazioni interpersonali all’interno delle quali si ritrovano a
vivere. In questo modo si tenta di creare un sistema di classificazione della materia legale presso popolazioni
prive di forme legali istituzionalizzate; tuttavia, questa posizione accentua anche il relativismo culturale.
Hobel identifica 3 possibili strade per studiare le forme legali:
1. Vedere prima le leggi come regole astratte, che vengono in seguito codificate e scritte oppure espresse
verbalmente
2. Studiare le leggi come forme di comportamento sociale effettivo della popolazioni studiate
3. Vedere le leggi come principi astratti, applicati al fine di risolvere dispute tra gruppi
Moore propone invece 3 approcci per studiare l’antropologia legale:
1. Riguarda la dicotomia tra la differenza nei sistemi politici e tecnologici della società
2. Le leggi sono la conseguenza del passaggio da un potere decentralizzato a forme di accentramento politico
3. Le leggi sono in un rapporto processuale a dicotomico tra forme di risoluzione conflittuale.
I conflitti possono essere risolti in vari modi: in gruppo, con interazione diretta oppure tramite il ricorso a
figure esterne (sistema giudiziario).
Recentemente, è spiccato il concetto di Pluralismo Legale; utilizzato soprattutto durante il periodo coloniale. Le
potenze hanno infatti sfruttato la conoscenza delle usanze locali e le hanno impiantate nel proprio sistema di
controllo in modo da renderlo più accettabile e meno estraneo per le popolazioni sottomesse.
Lo studio del rapporto tra sistemi legali e colonialismo, ha portato importanti cambiamenti in ambito antropologico:
1. È stata sottolineata la dimensione politica della legge; il potere è divenuto importante, e l’interesse è
passato dalla tipologia di leggi allo studio della legittimità, della decisione e dell’arbitrio.
2. È stata abbandonata definitivamente la dicotomia iniziale tra ‘sistemi con leggi’ e ‘sistemi senza leggi’,
accettando l’esistenza di più modelli di applicazione
3. Ora si possono studiare le risposte dal basso dei sistemi legali preesistenti
4. Le caratteristiche legali delle popolazioni vanno studiate tendono conto anche delle forme di intervento
pubblico, privato e transnazionale.
Moore ha introdotto il modello di ‘Campo Sociale’ sulla base di queste condizioni, sostituendo quello di campo
legale.
Un campo sociale è un insieme di norme e di convenzioni che determinano il potere e lo perpetuano. I campi si
intrecciano tra loro ; possono generare regole e costumi interni, ma sono anche influenzati da norme imposte
dall’alto, grazie alle quali si modificano.
Con questo presupposto, il Pluralismo Legale è divenuto lo studio di diversi regimi di leggi e norme, che possono
coesistere nello stesso campo sociale e sono per questo in grado di andare oltre le funzioni e le barriere imposte da
forme di governo centralizzato, come lo Stato.
Così l’antropologo può concentrarsi sui processi di legislazione internazionale e l’impatto di politiche globali.
Il Kanun albanese
Il Kanun albanese è un sistema legale non scritto, nel quale molte leggi si rifericono a valori diffusi in quelle zone,
come la necessità di raggiungere una decisione legale in assemblee politiche e comuni; la legge dell’ospitalità o
leggi riferite alle offese personali, che costituiscono la parte più consistente. In assenza di una forma di potere
politico centralizzato, si riteneva in fatti legale punire alcuni atti di violenza con altra violenza.
Governo e legalità presso di Tswana
Gli Tswana sono un gruppo popoloso che vive in Sudafrica, e sottoposto al dominio coloniale inglese nel 1885.
Gli inglesi governarono questi territori attraverso l’intermediazione dei capi locali.
Questo tipo di dominio coloniale, ha introdotto un concetto di amministrazione delle legge e dell’autorità politica
molto più diversificato e centralizzato rispetto a quello esistente precedentemente.
Inizialmente il leader non aveva potere decisionale sugli altri, ma fungeva soltanto da giudice.
Successivamente, con il protettorato inglese, sono state introdotte diverse novità:
> tassa sulla capanna
> moniti a rispettare le norme attraverso il tempo
> indicazioni a rispettare le norme tradizionali e a mantenere l’ordine pubblico seguendo le indicazioni del capo
> permessi riguardo all’allevamento, all’uso della terra e allo sfruttamento delle risorse
Per Roberts, il pluralismo è un prodotto del colonialismo. Esso si impianta in un sistema politico-legale che viene
permeato da pratiche mediate dal leader e rese consuetudinarie piuttosto che imposte tramite coercizione.
4. Classe, rango, casta
Gli individui possono essere suddivisi in gruppi a seconda del loro diverso accesso a risorse economiche, politiche e
di prestigio, di genere, età.. 10
Una società è fortemente stratificata quando le differenze sono non solo visibili ma anche molto importanti nel
determinare la scelta di vita degli individui e la loro mobilità.
In questo capitolo verranno affrontate le classi, i ranghi e le caste, che esprimono le caratteristiche
dell’inuguaglianza sociale.
Esprimono 3 modi diversi di costruzione dell’ordine sociale incorporato nella visione del mondo delle persone.
Le condizioni dell’ineguaglianza
Tre sono le condizioni che determinano l’ineguaglianza sociale:
1. La ricchezza = è la dimensione più evidente, anche se la ricchezza non è uguale per tutti i paesi, vi sono
diverse concezioni di ricchezza ma in genere corrisponde al possesso di denaro, capitali o beni, come la
terra.
2. Il potere = il potere è legato incontestabilmente alla ricchezza. Esso è raramente un elemento ascritto
ovvero innato, perchè viene nella maggior parte dei casi acquisito nel corso della vita di un individuo.
3. Il prestigio = è molto legato ai valori di una cultura quindi cambia nei diversi contesti. Nelle società
capitalistiche le fonti di prestigio individuale sono in genere: l’occupazione, il livello di istruzione, il grado di
autonomia nel lavoro e il grado di sforzo fisico.
In alcuni casi il prestigio deriva dalla nascita, grazia ad esempio al fatto di appartenere ad una famiglia
benestante, finendo così per imporre seri limiti alla libertà ed alla scelta individuale.
Rango e stratificazione
Il rango è una qualità ascritta e conferita all’individuo per nascita, cioè trasmesso per via ereditaria; quindi
dipende molto dalle relazioni della persona con il suo gruppo di parentela.
Le società basate sul rango sono quelle che determinano le posizioni politiche degli individui sulla base del loro
prestigio e status sociale, ma non della ricchezza e del controllo delle risorse. Il rango è spesso preminente sulla
classe; a volte le persone di rango più elevato ricevono regolari tributi da parte di persone di ranghi meno elevati.
In alcune zone i ranghi si distinguono sulla base dell’età piuttosto che sull’appartenenza ad un determinato gruppo
di parentela.
In tutte le società organizzate sul rango, le differenze tra ruoli e status sociali sono riflettute in schemi cognitivi che
possono essere evinti dall’analisi dei miti di questi gruppi. Ogni rango ha un numero di miti e credenze che ne
giustificano le caratteristiche e sanciscono le differenze. In questo modo l’ordine sociale viene mantenuto e gli
individui possono condividere significati e categorie simboliche.
Le Classi
La classe può essere sia un elemento ascritto che acquisito nel corso della vita. Ci sono culture in cui gli individui
possono cambiare classe (società aperte), e altre in cui non si può scalare (società chiuse –caste-).
Le classi si dividono in :
> classi in sé = parametri attraverso i quali un individuo viene assegnato ad una certa classe