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O
N I
:
Prepara il bolo alimentare per essere poi digerito;
Funzione fonatoria;
Funzione gustativa, perché negli epiteli della lingue ci sono cellule gustative;
Molto innervata e quindi molto sensibile, sensibilità tattile e termica alta;
C'è un certo assorbimento (nicotina e alcool);
P
A
P I
L L E
Nel corpo della lingua ci sono le papille
(escrescenze della mucosa), che a seconda
della forma che hanno cambia il nome.
Nell'epitelio dove ci sono queste papille, in
molte di queste papille ci sono i calici
gustativi (o pori gustativi), stanno nell'epitelio
della mucosa e servono per la recezione del gusto.
Le cellule nei calici gustativi che recepiscono i gusti sono
innervate, le fibre nervose sensitive vengono in intimo
contatto con queste cellule recettoriali, perché le cellule sensitive
recepiscono lo stimolo, ma poi questo stimolo deve arrivare al SNC, quindi
l’informazione sensitiva viene trasmessa dalla cellula recettoriale arre fibre
nervose sensitive che trasportano l’informazione fino al SNC.
T
O
N S
I
L L E
Le tonsille sono poste nella prima via dell’apparato digerente, per evitare che i germi proseguano nell’apparato.
Nella tonaca propria della mucosa della radice della lingua c'è una tonsilla linguale. Nella tonaca propria della mucosa
ci sono tantissimi linfociti B e T che hanno funzione di difesa.
Dove ci sono le tonsille l’epitelio si introflette a formare delle cavità (o cripta), cosi nella cripta arrivano i batteri e le
sostanze antigeniche e il linfocita risente della presenta di queste sostanze antigeniche e comincia a replicarsi e lo va
ad aggredire.
La tonsilla linguale non va mai in putrefazione perché questa tonsilla rispetto alle altre tonsille ha un sistema di
lavaggio, nella tonaca propria della mucosa ci sono delle ghiandole sierose e mucose esocrine che con i loro dotti
escretori si aprono della cripta, e quindi puliscono la cripta.
Le due tonsille palatine (che si trovano tra l’arco palatoglosso e l’arco palatofaringeo) e la
tonsilla faringea sono quelle tonsille che vengono asportate.
Nel tetto della faringe c'è la tonsilla faringea, che quando si ingrossa da le cosiddette
Adenoidi. E siccome la tonsilla sta molto vicino alle coane (apertura del naso) quando
diventa grossa, cioè quando si moltiplicano i linfociti, questa tonsilla arriva in prossimità
delle aperture delle coane e in parte le vanno a tappare.
L’insieme delle tonsille palatine (a), della tonsilla faringea (b), tonsille tubariche (nella
rinofaringe sono situate sul contorno dello sbocco delle trombe di Eustachio nel lume faringeo) e della tonsilla linguale
(c) forma il cosiddetto anello linfatico del waldeyer. Nella tonaca mucosa c'è del tessuto linfatico diffuso che collega le
tonsille. 15 A
n
a t o
m i
a U m a n
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L A F
A
R I
N
G
E La faringe si trova dietro la cavita
orare e dietro le cavità nasali. È un
organo cavo che si attacca in alto
alla base cranica e scende poi
inferiormente.
La faringe è lunga 10-15cm e si
divide in tre parti (senso
cranico-caudale) :
la rinofaringe (dove si
trova tonsilla faringea)
l’orofaringe e la
laringofaringe (dietro la
laringe).
È a forma di imbuto, la
parte più larga dell’imbuto si
fissa in alto nella base del cranio
e via via che scende diventa
sempre meno espansa.
Davanti non ha una sua parete,
ne ha due laterali e una
posteriore.
Quando si deglutisce, il bolo
entra nell’orofaringe e poi deve
continuare nella
laringofaringe. Siccome
davanti alla laringofaringe c'è la laringe (organo dell’apparato
respiratorio) che ha un orifizio superiore detto adito laringeo,
esiste un modo per non far andare ciò che si deglutisce nella
laringe, facendo andare il bolo nella laringofaringe. Quando
si deglutisce l’apertura superiore della laringe si chiude
perché a sormontare questa apertura c'è una cartilagine detta
epiglottide. L’epiglottide si abbassa e fa in modo che quello che ho deglutito non vada nella laringe ma nella faringe.
Inoltre quando si deglutisce il palato molle si orizzontalizza (toccando parete posteriore della faringe isolando la
rinofaringe dall'orofaringe), e permette che cibo non salga nella rinofaringe.
L'orofaringe è il punto di incontro tra apparato respiratorio e digerente.
La faringe è un organo cavo come tutti formato da più toniche: Tonaca verso la cavità è la mucosa, più esternamente
non c'è una sottomucosa ma ha uno scheletro fibrocartilagineo, cioè un tessuto connettivo ricco di fibre elastiche che
rende rigida la parete dell'organo, questo perché le pareti non possono collassare, altrimenti l'aria non passerebbe.
Esternamente si ha la muscolatura, muscoli striati volontari,.
Nella faringe non c'è come per gli altri organi una disposizione ordinata della muscolatura: solitamente la muscolatura
disposta circolarmente si trova internamente, mentre quella disposta longitudinalmente si trova esternamente. Nella
faringe non c'è una netta separazione dei due tipi di muscolatura. In ogni modo queste due muscolature si
contraggono sempre in modo alternato, e questa contrazione alternata favorisce la progressione del bolo.
…Continua nella pagina successiva. 16 A
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…Inizia nella pagina precedente.
Muscoli costrittori (muscolatura disposta circolarmente), quando si contraggono restringono il lume dell'organo e
spostano la laringe in avanti.
Muscoli elevatori (muscolatura disposta longitudinalmente), quando si contraggono allargano il lume della faringe e
si spostano in alto.
In alto della faringe (rinofaringe) ho due buchi che sono le coane, poi scendendo c'è il palato molle (rinofaringe), sotto
c'è l’istmo delle fauci (orofaringe), sotto c'è l’arco palato-faringeo (viene chiuso dall’epiglottide quando si deglutisce ed
è nella orofaringe). La parete anteriore della larinofaringe è la parete posteriore della laringe. Sotto poi parte l’esofago.
Dietro alla faringe c'è la colonna vertebrale, il tratto cervicale della colonna vertebrale. Di lato passa il fascio vascolo
nervoso (vasi e nervi) del collo: che è formato dalla vena giugulare interna, dall’arteria carotide interna ed esterna e dal
nervo vago dalla C4 in su; mentre dalla C4 in giù il fascio vascolo nervoso è formato da vena giugulare interna, arteria
carotide comune (che poi si divide in interne ed esterna) e nervo vago. Giovedì 10 Aprile 2014
E
S
O
F
A
G
O L’esofago è lungo 24-25cm nasce nella porzione inferiore del collo, dove la
laringo-faringe finisce, attraversa il torace nel mediastino (regione del
torace tra i polmoni) e arriva a livello addominale e attraversa il
diaframma. Prima convessità verso sinistra, poi
una convessità verso destra e poi di nuovo
verso sinistra. Si sposta verso destra
nella vertebra T4 dove incontra
l'aorta, l'aorta e a sinistra
dell’esofago e lo spinge a destra, poi
passa ad essergli dietro e li
l'esofago si porta a sinistra.
L'ungo in suo decorso presenta
dei restringimenti: nel punto
iniziale dove nasce
(laringofaringe) dato dalla
cartilagine della laringe; e a
livello di vertebra T4
restringimento dato dall'arco
dell'aorta e dalla trachea (punto
dove si divide in due parti).
Nel tratto del collo l'esofago
davanti ha la trachea, dietro ha la
colonna vertebrale. Il lume
dell'esofago è virtuale, diventa
reale quando passa il bolo.
Quando passa il bolo l'esofago non
può allargarsi tanto verso dietro
(verso colonna vertebrale), ma si allarga in avanti verso la trachea che in
quel punto non ha scheletro cartilagineo (la trachea ha lo scheletro
cartilagineo solo davanti e ai lati, ma non dietro dove è in contatto con l'esofago). Di lato c'è il fascio vascolo-nervoso
del collo, siccome l’esofago nasce a livello di C6 (e va in giù) fascio vascolo nervoso è formato da vena giugulare
interna, arteria carotide comune e nervo vago. L’esofago nei due margini è in rapporto intimo con la parte cervicale lo
ha la tiroide.
…Continua nella pagina successiva. 17 A
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…Inizia nella pagina precedente.
Nel tratto toracico, dietro c'è la colonna vertebrale e davanti fino a T4 c'è la trachea,
sotto a T4 davanti tocca il cuore. Ai lati dell'esofago a livello toracico ci sono i
polmoni.
Nel tratto addominale, subito sotto il diaframma l’esofago si
continua con lo stomaco. Davanti e a destra dell’esofago c'è il
fegato, a sinistra entra in rapporto con lo stomaco.
T
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C
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L'esofago è un organo cavo. Formato da diverse tonache
(interno della cavità-esterno dell’organo) :
Tonaca Mucosa: formata da un epitelio di rivestimento,
che guarda verso il lume e la tonaca propria intermedia di
tessuto connettivo denso a fasci intrecciati;
M M , presente esclusivamente negli
USCULARIS UCOSAE
organi dell'apparato digerente, a partire dall'esofago, e
composta da uno strato di fibrocellule muscolari lisce, che si continua
con la tonaca sottomucosa. Quando questa muscolatura si contrae
rende più lassa e mobile la mucosa e le fa fare delle pieghe per
evitare ciò che potrebbe irritare o rovinare la mucosa. Questo muscolo c'è fino al crasso complesso.
Tonaca Sottomucosa
Tonaca Muscolare, è una muscolatura a due strati: nello strato più interno le fibrocellule muscolari hanno un
decorso circolare; nello strato più esterno le fibrocellule muscolari hanno un decorso longitudinale (si vedono
cerchiolini nella sezione trasversale). I due tupi di muscolatura (circolare e longitudinale) si contraggono in maniera
alternata e questo permette l'avanzamento del bolo verso l'esofago. Questa è la peristasi, contrazioni alternate. Nel
primo tratto dell’esofago questa muscolatura è striata, poi via via che si scende, gran parte di questa muscolatura
striata non c'è più, ma viene sostituita da muscolatura liscia. Quindi quando si deglutisce non si ha più la possibilità
di controllare il bolo è indirizzarlo ad esemp