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erasmus + 2021/2027

Presentato al Ministero dell'Istruzione il nuovo anno per il progetto di mobilità Erasmus Plus. Nel 2020 questo piano di Mobilità Europea Erasmus Plus ha sostenuto 640mila periodi di studio all’estero, ed è stato confermato anche per i prossimi anni. Il programma 2021-2027 è intenzionato a porre l'accento sull'inclusione sociale, sulla transizione verde e digitale e sulla promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa e dei Paesi coinvolti nello scambio. Il Programma disporrà di 28,4 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto all'edizione precedente: il 70% sarà destinato alla mobilità in Europa e oltre i suoi confini, mentre il 30% ai progetti di cooperazione. Ma scopriamone di più.

Erasmus plus, Bianchi: "Trovare metodologie comuni e andare oltre le storie nazionali"

"È necessario che si lavori di più in ottica transnazionale. Per cui la presenza diventa una parte del programma. Dobbiamo aprire di più. Dobbiamo condividere di più. Il nuovo Erasmus affronta il tema della mobilità dei ragazzi e dei docenti. C’è bisogno di fare un passo in più. Di trovare metodologie comuni e andare oltre delle storie nazionali". Così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in occasione del suo intervento alla presentazione di lancio del nuovo Programma Erasmus+ 2021/2027.

Poi aggiunge: "Abbiamo un premio sulla scuola digitale che ci dimostra che questi strumenti possono aprire. Serve integrazione a livello nazionale e europeo"

Messa: "Più risorse per Erasmus così da aumentare mobilità studenti e docenti"

Presente all'incontro anche la ministra dell'Università, Maria Cristina Messa: "Il progetto Erasmus+ è partito nel 1987 ed è uno dei più importanti in Europa perché ha permesso ai ragazzi di crescere come cittadini del mondo. Inoltre, ha permesso alle università di mantenere rapporti europei ed internazionali, ed infatti oggi siamo arrivati alla realizzazione dell’università europea. Nella prossima manovra abbiamo aumentato i fondi per Erasmus e tutte le nostre misure sono volte ad una maggiore mobilità degli studenti e dei docenti. Il progetto Erasmus, non appena la pandemia lo permetterà, riprenderà più di prima perché i giovani si muovono e continuano a muoversi. Non vedo alcuna barriera dall’Europa".

Erasmus plus, nel 2020 oltre 20mila progetti realizzati

Dalla sua nascita, nel 1987, il programma ha finanziato 11,7 milioni di partecipanti. Lo comunica in una nota la Commissione europea pubblicando la relazione annuale su Erasmus plus. Nonostante la pandemia, lo scorso anno il programma ha finanziato 20.400 progetti e 126.900 organizzazioni.

Per organizzare le lezioni online Erasmus plus ha destinato 200 milioni di euro alla transizione digitale. Nel 2020, il bilancio totale di Erasmus plus era di 3,78 miliardi di euro, registrando un aumento del 15%, ossia 506 milioni di euro in più, rispetto al 2019. L’anno passato, hanno partecipato 34 Paesi: i 27 Stati membri dell’UE, Regno Unito, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia. Il programma è aperto anche ai Paesi partner dell’Ue in tutto il mondo.

Erasmus plus, chi può partecipare

Le borse di studio Erasmus sono riservate ai cittadini dell'UE, oltre che agli studenti residenti in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia. Possono beneficiarne anche gli studenti in possesso del permesso di soggiorno permanente in uno paese membro dell’UE, o che hanno ottenuto ufficialmente lo status di rifugiato o apolide da uno stato membro. Ogni ateneo stabilisce i propri criteri di selezione, ma solitamente i le caratteristiche indispensabili per poter partecipare al programma sono le seguenti:
  • Essere regolarmente iscritti a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico, ai corsi di laurea magistrale, ai corsi di dottorato di ricerca, alle scuole di specializzazione e ai master;
  • Avere completato il primo anno di studio;
  • Buon rendimento degli studi;
  • Competenze linguistiche sufficienti del paese ospitante.

Il programma, tuttavia, risulta incompatibile con altre borse: che già sia beneficiato di un’altra borsa di studio Erasmus o che abbia ricevuto contestualmente altre borse finanziate dall’Unione Europea. L'Erasmus plus apre la mobilità per placement anche agli studenti neo-laureati (entro 12 mesi dal conseguimento della laurea).

Erasmus plus, requisiti linguistici

In particolare sono richiesti i seguenti requisiti minimi: livello B2 o C1 per le destinazioni di area inglese; livello B1 o B2 per le destinazioni di area francese; livello B1 o B2 per le destinazioni di area tedesca; livello B1 per le destinazioni di area spagnola; per alcune destinazioni portoghesi è possibile candidarsi anche con la lingua portoghese. Per studiare presso un'università straniera o effettuare uno stage all'estero è necessario avere una conoscenza minima della lingua del paese ospitante.

Naturalmente è d’obbligo la buona padronanza del linguaggio specifico usato nell’università per riuscire a seguire con profitto le lezioni ed interagire con i docenti e i colleghi studenti. Il 30% del budget andrà a sostenere progetti e politiche di cooperazione e scambio di pratiche, consentendo agli attori chiave di fare un uso migliore delle nuove tecnologie, sviluppare insegnamento, formazione e apprendimento di metodi innovativi. Il nuovo Erasmus, che introduce anche la mobilità individuale degli studenti e dei discenti adulti, prevede come temi prioritari l’inclusione, la trasformazione digitale, la transizione ecologica, la partecipazione alla vita democratica.

Data pubblicazione 21 Dicembre 2021, Ore 10:04
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