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di pser
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Versione originale in latino


Phytagoras profectus primo Aegyptum, mox Babyloniam ad perdiscendos siderum motus AD originemque mundi spectandam, summam consecutus est scientiam . Inde regressus Cretam et Lacedaemona contenderat ut Minois et Lycurgi inclitas leges cognosceret. Postea Crotona venit populumque in luxuriam lapsum auctoritate sua ad usum frugalitatis revocavit. Laudabat cotidie virtutem, enumerabat vitia luxuriae et casus civitatum ea peste perditarum, revocabat matronas ad pudicitiam et viros ad modestiam.
consecutus est autem ut matronae auratas vestes ceteraque dignitatis suae ornamenta velut instrumenta luxuriae deponerent eaque omnia deferrent in Iunonis aedem et deae consecrarent. cum annos viginti crotone egisset, metapontum ibique decessit.

Traduzione all'italiano


Pitagora, andando dapprima in Egitto, e in seguito a Babilonia per imparare bene il moto dei pianeti e per esaminare l’origine del mondo, conseguì un grandissimo sapere. Dopo essere tornato da lì, era andato a Creta e a Sparta per conoscere le famose leggi di Minosse e Licurgo. In seguito giunse a Crotone e fece tornare il popolo, caduto nella lussuria, con la sua autorità alla pratica della moderazione. Lodava ogni giorno la virtù, annoverava i vizi della lussuria e la rovina delle cittadinanze corrotte da quella malattia, faceva tornare le signore alla pudicizia e gli uomini alla moderazione. Tuttavia ottenne che le signore abbandonassero le loro vesti dorate e i restanti simboli delle loro dignità, come strumenti della lussuria, e di portare tutte quelle nel tempio di Giunone e consacrarle alla dea. Quando aveva trascorso vent’anni a Crotone se ne andò nel Metaponto e lì morì.

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