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di pser
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Versione originale in latino


Innumerae in Costantino animi corporisque virtutes claruerunt.Militaris gloriae adpetentissimus,vir fuit fortuna in bellis prospera.Civilibus artibus et studiis liberalibus deditus. Multas leges rogavit, quasdam ex bono et aequo, plerasque superfluas, nonnullas severas, primusque urbem nominis sui ad tantum fastigium evehere molitus est, ut Romae aemulam faceret. Bellum adversus Parthos moliens, qui iam Mesopotamiam fatigabant, uno et tricesimo anno imperii, aetatis sexto et sexagesimo, Nicomediae in villa publica obiit.
Denuntiata mors eius est etiam per crinitam stellam, quae inusitatae magnitudinis aliquamdiu fulsit; eam Graeci cometen vocant. Atque inter Divos meruit referri.

Traduzione all'italiano


Le innumerevoli virtù nell’animo e nel corpo di Costantino diventarono famose. Assai desideroso di gloria militare, fu un uomo che ebbe una buona sorte durante le guerre. Fu dedito alle arti civili e agli studi liberali. Emanò molte leggi, alcune giuste, la maggior parte inutili, alcune dure, e per primo cercò di portare un città con il suo nome a così tanto onore da renderla emule di Roma. Mentre faceva una guerra contro i Parti, che già importunavano la Mesopotamia, nel 31esimo anno dell’impero, a 55 anni, morì a Nicomedia. La sua morte fu annunciata anche da una stella con una chioma, che brillò per qualche tempo di una strana grandezza; i Greci chiamano quella stella cometa. E merita di essere annoverato tra gli dei.

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