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di pser
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Versione originale in latino


Fragilis est ea populi fortuna, quae posita est in unius voluntate vel morbus. Hic est dominus populi, quem Greaci tyrannum vocant: nam regem illi volunt esse, qui consulit, ut parens, populo conservatque eos, quibus est praepositus, quam optima in conditione vivendi. Sane bonum rei publicae genus, sed tamen inclinatum est quasi pronum ad perniciosissimum statum. Nam facile se inflectit hic rex in dominatum iniustiorem, atque fit continuo tyrannus, quo neque taetrius neque foedius, nec diis hominibusque invisius animal ullum cogitari potest.
Quis enim hunc nomine rite dixerit, qui sibi cum suis civibus, qui denique cum omni hominum genere nullam iuris communionem, nella humanitatis societatem vult?

Traduzione all'italiano


La sorte del popolo è così fragile che è posta nella volontà o nei costumi di uno solo. Costui è il signore del popolo che i Greci chiamano tiranno: infatti vogliono che sia un re che si curi, come un padre, del popolo e salvi quelli da cui è stato messo a capo, in uno stato del vivere il più ottimo possibile. Davvero un buon tipo di stato però ben disposto e quasi propenso ad una condizione dannosissima. Infatti questo re facilmente si piega all’oppressione più ingiusta e subito dopo diventa un tiranno, al quale nessun animale può essere considerato né più odioso né più vergognoso né più detestato dagli uomini e dagli dei. Chi infatti a buon diritto direbbe che nessuna società civile vuole quest’uomo, che non ha nessuna comunanza con i suoi cittadini ed in breve nessuna comunanza di leggi con tutto il genere umano?

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