Versione originale in latino
Hoc facto proelio, Caesar neque iam sibi legatos audiendos neque condiciones accipiendas arbitrabatur ab iis qui, per dolum petita pace, ultro bellum intulissent; summae dementiae vero esse iudicabat exspectare dum hostium copiae augerentur equitatusque reverteretur; cognita autem Gallorum infirmitate, eum non fugiebat quantum iam auctoritatis apud eos uno proelio hostes consecuti essent. Quibus nihil spatii dandum esse ad consilia capienda existimabat. His constitutis rebus, accidit ut postridie eius diei, eadem perfidia atque simulazione usi, Germani omnibus principibus maioribusque natu ad eum in castra venirent, simul purgandi sui causa ( quod proelium pridie commisissent, contra atque dictum esset et ipsi petissent ), simul ut de indutiis impetrarent. Id Caesar plurimi fecit atque illos retineri iussit, ipse omnes copias castris eduli equitatumque, quod recenti proelio perterritum esse existimbat, agmen subsequi iussit. Acie triplici instituta et celeriter octto milium itinere confecto, prius ad hostium castra pervenit, quam Germani quid ageretur sentire possent.
Traduzione all'italiano
Fatta questa battaglia, Cesare giudicava che non bisognava né ascoltare gli ambasciatori né accettare i patti da quelli che, chiesta la pace attraverso l’inganno, spingevano oltre la guerra; ma giudicava che fosse una grande stoltezza attendere mentre le truppe dei nemici aumentavano e ritornava la cavalleria; invece, venuto a conoscenza della debolezza dei Galli, non gli sfuggiva quanta autorità avevano già ottenuto presso di loro, in un'unica battaglia, i nemici. Ai quali riteneva che non bisognava lasciare nessuno spazio per prendere le decisioni. Decise queste cose, accadde che il giorno seguente a quello, usando la medesima slealtà e lo stesso pretesto, i Germani, con tutti i capi e gli anziani, giunsero presso di lui nell’accampamento, come per giustificarsi (poiché il giorno prima avevano attaccato battaglia, fu detto invece che anche loro stessi chiedevano), come se volessero ottenere una tregua. Cesare stimò moltissimo ciò e ordinò che quelli fossero trattenuti, ed egli stesso portò fuori tutte le truppe dall’accampamento e la cavalleria, che riteneva che fosse molto spaventata dal recente combattimento, ordinò che seguisse la colonna in marcia. Preparata una triplice schiera e fatto velocemente un viaggio di 8 miglia, giunse all’accampamento dei nemici prima che i Germani potessero capire che cosa era accaduto.