Versione originale in latino
Demosthenes,cum,inter initia iuventae,rhetoricae artis primam litteram dicere non posset,oris sui vitium studio expugnavit,ut ea a nullo expressius referretur.Deinde propter nimiam exilitatem acerbam auditu vocem suam exercitatione continua ad maturum et gratum sonum auribus perduxit.Lateris etiam firmitate defectus,vires a labore mutuatus est:multos enim versus uno spiritu complectebatur eosque adversa loca celeri gradu scandens pronuntiabat ac vadosis locis insistens declamationes fuctum fragoribus obluctantibus edebat.Dicunt quoque ori insertis calculis multum ac diu loqui solitum esse.
Traduzione all'italiano
Demostene quando, agli inizi della sua giovinezza, non poteva pronunciare le prime lettere della retorica, vinse il difetto della sua bocca con tanto impegno che quelle non erano ripetute più chiaramente da nessun altro. In seguito a causa della sua notevole esilità con un esercizio continuo portò la sua voce, aspra nell’essere udita, ad una tonalità piena e gradita alle orecchie. Mancandogli il rigore nei polmoni, prese in prestito la forza della fatica: infatti con un solo respiro completava molti versi e pronunciava quelli mentre scalava a passi veloci luoghi ostili e continuando in luoghi poco profondi a declamare cercando di vincere il fragore dei flutti, dicono anche che era solito parlare molto e a lungo con delle pietruzzole che aveva messo in bocca.