Versione originale in latino
Quorum prima aetas propter humilitatem et obscuritatem in hominum ignoratione versatur, ii, simul ac iuvenes esse coeperunt, magna spectare et ad ea rectis studiis contendere debent, quia non modo non invidetur illi aetati, verum etiam favetur. Sicut igitur in reliquis rebus multo maiora opera sunt animi quam corporis, sic eae res, quas ingenio ac ratione persequimur, gratiores sunt quam ille, quas viribus. Prima igitur commendatio proficiscitur a modestia simul cum pietate in parentes, in suos benevolentia. Facillime autem cognoscuntur adulescentes, qui se ad claros et sapientes viros conferunt: nam sic adferunt populo opinionem se eis fore similes, quos sibi delegerunt ad imitandum.
Traduzione all'italiano
Non appena coloro la cui infanzia (lett. "prima età) trascorre nell'ignoranza degli uomini a causa dell'umiltà e all'oscurità (della propria condizione sociale) hanno cominciato ad essere ragazzi, debbono porsi grandi mete e cercare di arrivare ad esse con retto impegno, poichè non solo non si è invidati a quell'età, ma in realtà si è persino favoriti. Così come, dunque, nelle restanti cose le opere dello spirito sono molto superiori alle opere del corpo, così quelle imprese che perseguiamo con l'astuzia e le ragione sono più gradite di quelle che perseguiamo con le forze. Pertanto la prima raccomandazione parte dalla modestia insieme con il rispetto per i genitori (e) la benevolenza verso di loro. Assai facilmente poi si fanno conoscere gli adolescenti che si appoggiano a uomini famosi e sapienti: infatti così fanno credere al popolo (lett. "apportano al popolo l'opinione") che essi saranno simili a quelli che hanno scelto di imitare.