Versione originale in latino
Pluto, Iovis frater, Inferorum regni rex erat. Inferi in duas partes ividebantur, quae Tartarus et Campi Elysii appellabantur. Minos, cum ei a Pluto facultas iudicandi data esset, animas ad Inferorum aditum advenientes explorabat atque suam cuinque sedem tribuebat: improbi ac mali in Tartarum mittebantur, ut gravis poenis punirentur, probi ac pii in Campos Elyseos ducebantur, ut praemiis afficerentur. Cum homines e vita decedebant, eorum animae a Mercurio ad Inferos deducebantur atque, cum eo lì pervenissent, a Cerbero, horribili cane tricipiti, Inferorum ianotore, accipiebantur. Postea Charon animas in suam cumbam imponebat, ut trans Acherontem flumen eas transveheret; mox a iudice Minoe iudicabantur. Hae fabulae, quas philosophi hominesque docti deridebant, a pueris et a plebe tam religiose audiebantur ut eorum animi a magno timore invaderentur.
Traduzione all'italiano
Plutone, fratello di Giove, era il re degli Inferi. Gli Inferi erano divisi in due parti, che erano chiamate Tartaro e Campi Elisi. Minosse, poichè gli era stata data da Plutone la facoltà di giudicare, osservava le anime che giungevano all'accesso degli Inferi e assegnava a ciascuno il proprio posto: i disonesti e i malvagi erano mandati nel Tartaro, affinchè fossero puniti con pene pesanti, gli onesti e i devoti erano condotti nei Campi Elisi, per essere premiati. Quando gli uomini morivano, le loro anime erano condotte giù agli Inferi da Mercurio e, dopo che erano giunte lì erano ricevute da Cerbero, cane orribile a tre teste guardiano degli Inferi. Dopo Caronte, imbarcava le anime nella sua barca, per trasportarle al di là del fiume Acheronte, subito dopo venivano esaminate dal giudice Minosse. Queste leggende, che i filosofi e gli uomini dotti deridevano, erano ascoltate tanto scrupolosamente dai giovani e dalla plebe, che i loro animi erano invasi da grande timore.