Versione originale in latino
Agri culturae Germani non student,et magna pars eorum victus in lacte,caseo,carne consistit.Nec habent agri modum certum aut fines proprios,sed magistratus ac principes in annos singulos gentibus cognationibusque hominum agros adtribuunt numero aptos et,anno post alio,mutare sedem cogunt.Eius rei multae indicantur causae:ne,adsidua consuetudine capti,studium belli agri cultura commutent; ne latos fines parare studeant neve principes possessionibus humi8les expellant;ne,contra frigora atque aestus,firmas casas aedificent; ne augeatur pecuniae cupiditas et ea causa factiones dissensionesque in civitate erumpant;ut animi aequitate principes contineant plebem, videntem opes suas cum illis aequari. Civitatibus summa laus est habere circum se solitudines:hoc proprium virtutis existimant, non concedere aliis ut apud se consistant.
Traduzione all'italiano
I Germani non praticavano l’agricoltura, e la maggior parte del lavoro del vitto consiste in latte, formaggio e carni. Nessuno ha una misura precisa di terreni o terreni propri, ma i magistrati e i capi per singoli anni, attribuiscono alle famiglie e alle parentele di persone e quelli che si sono messi insieme quanto di terreno e in quel luogo sia sparso opportuno e dopo un anno li obbligano a passare altrove. Di questi a cosa portano molti motivi: perché presi da continua abitudine non mutino da voglia, perché non vogliono procurare territori vasti e i più potenti cacciano dai possedimenti più umili;perché non costruiscono edifici stabili contro i freddo e i caldo; perché non nasca una bramosia di denaro, da cui nascono partiti e divisioni; affinché mantengano il popolo con l’eguaglianza dell’animo, vedendo ciascuno che le sue ricchezze si equiparano con i più potenti. E’ un grandissimo vanto per la comunità avere intorno a sé degli spazi deserti : ritengono ciò proprio dell’eccellenza, il non permettere che altri si stabiliscono vicino a loro.