Sara♥96
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Versione originale in latino


Philippus Macedonum rex totam Graeciam occupare cupiens primum contra Atheniensium socios agmina sua duxit. Demosthenes autemorator Atheniensis cives suos saepe ita monebat:"Philippus sociorum nostrorum oppida capturus suas vires in dies auget. Cum socii nostri victi sint mox in Attica castra sua ponet patriam nostram oppressurus". Athenienses autem Philippum non timebant quia sociorum fines procul ab Attica erant. Sed Demosthenes addebat:"Copiae nostrae exiguae sunt; hostium impetum vincere non poterimus neque patriam nostram defendere.
Philippus enim exercitum nostrum facile vincet neque ullum praesidium nos servare poterit". Atheniensium civitas vero suam libertatem amissura sociis suis opem non tulit et Demosthenis consilia neglexit.

Traduzione all'italiano


Filippo, sovrano dei Macedoni, ambendo ad occupare l'intera Grecia, per primo portò le sue falangi contro i soci degli Ateniesi. Demostene, oratore ateniese, molte volte avvisava in questo modo i suoi concittadini: "Filippo, determinato a ottenere delle città dei nostri soci, di giorno in giorno accresce le sue truppe. Sconfitti i nostri soci, in fretta metterà in Attica la sua tenda, con il proposito di distruggere la nostra patria". Però gli Ateniesi non si preoccupavano di Filippo, siccome i confini degli alleati erano lontani dall'Attica. Però Demostene soggiungeva:" le nostre truppe sono insufficienti; non potremo sconfiggere l'assalto degli avversari né tutelare la nostra patria. Filippo difatti trionferà agevolmente il nostro esercito e nessuna protezione potrà tutelarci". Però la popolazione ateniese, indirizzato a perdere la sua indipendenza, non diede sostegno ai suoi soci e non considerò i suggerimenti di Demostene.

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