Versione originale in latino
Est apud Cimmerios in cavo monte atra spelunca,sedes et penetralia ignavi Somni. Ibi numquam cum radiis suis sol intrat, quod nebulae caligine mixtae exhalantur humo. Ibi non alites cristati canunt, nec canes solliciti vel anseres voce silentia rumpunt; non fera, non pecudes, non rami flemine moti, non linguae humanae convicia reddunt sonum. Muta quies loca habitat. Tamen a saxo fluit rivus Lethe cuius undae murmure somnos invitant. Ante fores antri fecunda papavera florent innumeraeque herbae. Aedibus nulla ianua est, nullus in limine custos. At in medio antro est torus eburneus, plumeus, pullo velamine tectus, quocubat deus Sommus.
Traduzione all'italiano
Vi è una scura caverna presso i cimmerii in un cavo monte, sede e santuario del pigro sonno. Lì il sole non entra mai con i suoi raggi, poiché una mescolanza di nebbia è esalata dal vapore terrena. Lì gli uccelli crestati non catturano, né inquieti o le oche rompono i silenzi con la voce; non la belva, non le bestie non i rami mossi dalla brezza, noi i gridi della lingua umana danno suono. La quiete silenzioso abita il luogo. Tuttavia dalla roccia scorre il fiume Lete le cui onde invitano col mormorio. Davanti all’ingresso della caverna fioriscono fecondi papaveri e numerosi erbe. Nella casa non c’è nessuna porta, nessun difensore all’ingresso. E in mezzo all’antro c’è un toro d’avorio, di piume, coperto da un velo nero, dove dorme il Dio Sonno.