Versione originale in latino
Lupus macie confectus cani perpasto occurrit. Hunc ille dicit: “Quomodo ego, qui te fortior sum, fame pereo, tu autem nites?”. Canis, vicinam domum ei ostendens, simpliciter respondit: “Illam domum custodio, igitur dominus mihi ossa et carnem de mensa sua iactat. Tibi quoque dominus meus haec dabit, si illi idem officium praestabis. sic domi serecus vives nec iam in silvis vitam asperam trahes, nives imbresque ferens. Veni ergo mecum, ad dominum te ducam!” Lupus, laetus, canem sequitur sed, dum procedunt, aspicit canis collum catena attritum. Tum canem interrogat: “Quae est huius rei causa, amice?”. Respondet ille: “Nihil est! Servi me interdiu alligant quia acrior sum”. Tum lupus exclamat: “Non iam tibi invideo, canis! Ista mihi non placet. Ventris causa libertatem amittere nolo!” Sic, libertatem catenae anteponens, lupus ad asperam in silvis vitam redit.
Traduzione all'italiano
Un lupo distrutto dalla fame si imbatte in un cane panciuto. Lui gli disse:” Perchè io, che sono più potente di te, muoio dalla fame, e tu al contrario sei stupendo?”. Così il cane, mostrandoli la dimora vicina, reclamò facilmente: “Io curo quella dimora, quindi il padrone mi lancia ossa e carne dal suo banchetto. Il mio padrone ne offrirà anche a te, se tu farai la mia medesima mansione. Allora in casa vivrai sano, né trascorrerai nei boschi una vita ardua, tollerando nevi e piogge. Quindi vieni con me, ti porterò dal signore!”. Il lupo,contento, segue il cane però, mentre marciano, nota il collo del cane lacerato dalla catena. Dunque chiede al cane: “Qual è il motivo di questo, compagno?”. Quello reclama: “Non è niente! Gli schiavi mi incatenano ogni giorno siccome sono allegro”. Il lupo quindi dice: “Adesso non ti invidio per niente,oh cane! Codeste vicende non mi garbano. Declino di abbandonare la libertà per lo stomaco”. Allora, preferendo la libertà alle catene, il lupo trascorse la vita nelle selve tra le insidie.