antoniocon
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Versione originale in latino


In ultimis regionibus septentrionalibus, ultra Riphaeos montes, cardines mundi extremique siderum ambitus sunt. Regio aprica est, felici temperie, omni adflatu noxio carens. Ibi annosum aevum degunt ii qui Hyperborei appellati sunt, gens felix, fabulosis miraculis celebrata. Domus iis nemora lucique sunt, discordia ignota (est) et aegretudo omnis. Hyperboreis, vita satiatis, mors venit e quadam rupe in mare salientibus: hoc genus sepolturae beatissimus est.
Quidam eos in prima parte Asiae litorum posuerunt, non in Europa. Alii medios fecerunt eos inter utrumque solem, alii eos serere matutinis horis, meridie metere, occidente sole fetus arborum decerpere tradiderunt.

Traduzione all'italiano


Nelle più lontane regioni settentrionali, oltre i monti Rifei, ci sono i poli del mondo e i circoli estremi di stelle. La regione è soleggiata, con clima mite, privo di vento dannoso. Lì conducono una vita lunga quelli che sono chiamati Iperborei, popolo felice, esaltato per favolosi miracoli. Le case sono a questi (hanno case) di legno e di luce, la discordia (è) sconosciuta e ogni malattia. Agli Iperborei, sazi di vita, giunge la morte saltando essi in mare da una rupe: questo genere di sepoltura è il più beato. Certi si posero sulla prima parte delle coste dell'Asia, non in Europa. Alcuni si fecero medi tra l'uno e l'altro sole (tra l'un e l'altro emisfero), altri si dedicarono a seminare nelle ore mattutine, a mietere a mezzogiorno, a raccogliere i frutti degli alberi, calando il sole (al tramonto).

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