Fabrizio Del Dongo
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Versione originale in latino


Olim cervus, qui venatores fugiebat, in bovile confugit et se condidit. Boves eum interrogaverunt : « Cur hominum tecto te commisisti ? ». At cervus supplex : « Auxilia mihi – inquit – date ; cum occasio mihi data erit, clam erumpam et fugiam ». Diu cervus boves latuit ; bubulcus saepe fenum eis dedit neque cervum vidit ; alii rustici venerunt neque illum viderunt. Tum cervus gratis bubus egit : enim ibi salutem invenerat.
Sed ex bubus unus respondit : « Salvum te cupimus : ne timueris.
Sin autem ille venerit, qui centum oculos habet, magno in periculo erit vita tua”. Paulo post dominus venit et ad stabulum accessit. Dum singula scrutat, cervi alta cornua vidit ac statim eius necem statuit. Sic cervus occiditur.
Da Fedro

Traduzione all'italiano


Una volta un cervo che stava fuggendo dai cacciatori, si rifugiò in una stalla e si nascose. I buoi gli chiesero: “Perché ti affidi al tetto degli uomini?” Ma il cervo supplichevole rispose: ”Aiutatemi, quando mi sarà data l’occasione, uscirò di nascosto e fuggirò". A lungo si nascose tra i buoi; spesso il bifolco diede loro il fieno e e non vide mai il cervo. Vennero altri contadini e non lo videro. Allora il cervo espresse la sua gratitudine ai buoi: infatti lì aveva trovato la salvezza.
Ma tra i buoi uno rispose: “Ti vogliamo salvo: non temere, ma se verrà colui che ha cento occhi la tua vita sarà in grande pericolo. Poco dopo venne il padrone ed entrò nella stalla. Mentre scruta ogni animale, vide le alte corna del cervo e subito decise la sua morte. Così il cervo fu ucciso.

Domande e risposte