Fabrizio Del Dongo
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Versione originale in latino


Post multos variosque errores Ulixes cum sociis in insulam Aeneriam pervenit, ubi vivebat Circe maga, Solis filia, quae potione homines in feras bestias commutabat. Deinde Eurylochum cum viginti duobos sociis praemisit qui, cum ad pulchras deae aedes accesserunt, leones et lupos non solum minime feroces sed etiam caudas moventes undique viderunt et magam canentem audiverunt. Circe ianuam aperuit et advenas domum invitavit. Postquam omnes Graeci imprudentes intraverant solus Eurylochus dolum timens foris mansit et accubuerant, maga cibos cum potione apposuit et eos in sues convertit. Eurylochus autem qui ut supra diximus, non intraverat, perterritus fugit et rem Ulixi nuntiavit, qui solus ad Circen properavit ensemque stringens magam coegit comitibus speciem humanam reddere.
Da Igino

Traduzione all'italiano


Dopo molte e diverse peregrinazioni, Ulisse approdò con i compagni all’isola Enaria dove viveva la maga Circe, figlia del Sole, la quale con una pozione mutava gli uomini in animali selvaggi. Quindi mandò avanti Euriloco con ventidue compagni, che si avvicinarono al bel tempio della dea, videro leoni e lupi che non solo non erano affatto feroci, ma che muovevano la coda da tutte le parti e udirono la maga che stava cantando. Circe aprì la porta e invitò gli stranieri (a entrare) in casa. Dopo che tutti i Greci imprudentemente, entrarono -il solo Euriloco, sospettando un inganno, si trattenne fuori- e si sdraiarono, la maga servì loro del cibo mescolato a una pozione e li trasformò in maiali. Invece Euricolo che, come abbiamo detto prima, non era entrato, preso dallo spavento si dette alla fuga e raccontò l'accaduto a Ulisse che, da solo, si affrettò [a recarsi] da Circe ed impugnando la spada obbligò la maga a restituire ai compagni le sembianze umane.

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