Versione originale in latino
Clarus architectus Daedalus a Minoe rege vocatus in insulam Cretam cum filio suo Icaro pervenit et ibi aedificat labyrinthum domicilium Minotauri monstri quod Minois filius erat. Sed cum Daedalus insulam Cretam relinquere vult Minos licentiam profectionis architecto negat et Daedalum eisque filium in labirintho claudit. Tum Daedalus vir ingeniosus ac peritus suam filiique fugam parat:magna alas pennis ceraque extruit et eas filii humeris ac suis aptat. Ante fugam pater severis verbis filium monet:"Icare memento:noli altius volare quia alae ex cera sunt et calidi solis radii ceram fundunt!". Postea Daedalus Icarusque e labirintho evolant. In caelo Icarus alas beatus agitat et Dedali consiliorum oblitus ad solis radios nimium appropinquat. Daedalus frustra filium revocat; nam alarum cera tabescit et miser puer in pelagus praecipitat.
Traduzione all'italiano
Il celebre architetto Dedalo, convocato dal sovrano Minosse ,arriva nell' isola di Creta con suo figlio Icaro e là edifica il labirinto, casa del Minotauro, bestia che era figlia di Minosse. Però quando Dedalo vuole lasciare l' isola di Creta, Minosse rifiuta all' architetto il consenso della partenza e imprigiona Dedalo e suo figlio nel labirinto. Così Dedalo, uomo intelligente e capace, allestisce la sua fuga e del figlio: prepara enormi ali con penne e cera e le mette sulle spalle del figlio e sue. Prima della fuga il padre avverte con rigidi vocaboli il figlio:" Oh Icaro, rammenta: non volare troppo in alto, siccome le ali sono di cera i caldi raggi del sole sciolgono la cera!". Dopo Dedalo e Icaro volano fuori dal labirinto. In cielo Icaro muove le ali felice e, dimentico degli avvertimenti di Dedalo, si avvicina troppo ai raggi del sole. Dedalo richiama invano il figlio; difatti la cera delle ali fonde e il misero ragazzo cade in mare.