Versione originale in latino
In primis (in un primo luogo) tirones edocendi sunt militarem gradum (marcia). Nihil enim magis in itinere custodiendum est quam ut (più che) omnes milites incedendi ordinem servent. Ergo militari gradu (passo) viginti milia passuum horis quinque conficienda sunt. Set et cursui praecipue assuefaciendi sunt iuniores, ut maiore impetu in hostem procurrant, ut ad explorandum alacriter pergant. Ad saltum etiam, quo vel fossae transiliuntur vel impediens aliqua altitudo superatur, exercendus est miles. Natandi usus aestivis mensibus omnis tiro debet condiscere. Ideoque veteres Romani Campum Martium vicinum Tiberi delegerunt ut iuventus post exercitium armorum sudorem pulveremque dilueret ac lassitudinem cursus natando (nuotando) deponeret.
In eligendis vero praefectis magna cura adhibenda est. Centurio eligendus est magnis viribus, procera statura, vigilans, sobrius, magis ad facienda quae ei imperantur quam ad loquendum paratus. Similiter eligendus est decurio, qui turmae equitum praeponatur, in primis habili corpore ut loricatus possit in equum ascendere, equitare fortissime, turmales suos erudiendos curare.
Traduzione all'italiano
In primo luogo le reclute devono essere addestrate alla marcia militare. Infatti durante il cammino non si deve rispettare niente più che tutti i soldati conservino l'ordine di marcia. Dunque a ritmo militare si devono eseguire venticinquemila passi l' ora. ma i più giovani devono abituarsi in modo particolare anche alla corsa per avanzare contro il nemico con maggior impeto, per spingersi prontamente all'esplorazione. Il soldato si deve esercitare anche nel salto, con cui o sono oltrepassate le fosse o è superata qualche altitudine che si frappone. La recluta deve apprendere tutte le pratiche di nuoto nei mesi estivi. Perciò gli antichi romani scelsero il Campo Marzio vicino al Tevere, affinchè la gioventù dopo l'esercizio delle armi si ripulisse dal sudore e dalla polvere ed allontanasse la stanchezza della corsa nuotando. In verità deve essere posta grande attenzione nello scegliere i prefetti. Si deve eleggere un centurione per la grande forza, per la grande statura, vigile, sobrio, preparato più ad eseguire ciò che gli viene ordinato che a parlare. Nello stesso modo si deve scegliere un decurione, che sia posto a capo della schiera dei cavalieri, soprattutto dal fisico abile affinchè possa salire a cavallo munito di lorica, cavalcare con molta forza, pensare che i cavalieri della sua torma debbano essere istruiti.