Versione originale in latino
Interim Civilis Vetera circumsedit: Vocula Geldubam atque inde Novaesium concessit, [Civilis capit Geldubam] mox haud procul Novaesio equestri proelio prospere certavit. Sed miles secundis adversisque perinde in exitium ducum accendebatur; et adventu quintanorum quintadecimanorumque auctae legiones donativum exposcunt, comperto pecuniam a Vitellio missam. Nec diu cunctatus Hordeonius nomine Vespasiani dedit, idque praecipuum fuit seditionis alimentum. Effusi in luxum et epulas et nocturnos coetus veterem in Hordeonium iram renovant, nec ullo legatorum tribunorumve obsistere auso (quippe omnem pudorem nox ademerat) protractum e cubili interficiunt. Eadem in Voculam parabantur, nisi servili habitu per tenebras ignoratus evasisset.
Traduzione all'italiano
Civile intanto assedia Castra Vetera. Vocula ripiegò su Gelduba e da qui su Novesio. [Civile s’impadronisce di Gelduba]; poco dopo, riportò un successo in uno scontro di cavalleria non lontano da Novesio. Ma, successi o sconfitte, tutto era buono per spingere i soldati a volere la rovina dei loro capi. Le legioni, rinforzate dall’arrivo degli uomini della Quinta e della Quindicesima legione, saputo di un invio di denaro effettuato da Vitellio, chiedono un donativo. Ordeonio lo concesse quasi subito, ma in nome di Vespasiano, e ciò costituì il principale alimento alla rivolta. Abbandonatisi ai piaceri, alla crapula, alle riunioni notturne, rinfocolano i vecchi rancori contro Ordeonio e, senza che nessuno dei legati o dei tribuni avesse il coraggio di impedirlo, perché la notte aveva cancellato ogni senso dell’onore, lo tirano giù dal letto e lo uccidono. Analogo trattamento riservavano per Vocula, ma questi, travestito da servo, riuscì a fuggire nel buio senz’essere riconosciuto.