Versione originale in latino
Caede Messalinae convulsa principis domus, orto apud libertos certamine, quis deligeret uxorem Claudio, caelibis vitae intoleranti et coniugum imperiis obnoxio. Nec minore ambitu feminae exarserant: suam quaeque nobilitatem formam opes contendere ac digna tanto matrimonio ostentare. Sed maxime ambigebatur inter Lolliam Paulinam M. Lollii consularis et Iuliam Agrippinam Germanico genitam: huic Pallas, illi Callistus fautores aderant; at Aelia Paetina e familia Tuberonum Narcisso fovebatur. Ipse huc modo, modo illuc, ut quemque suadentium audierat, promptus, discordantis in consilium vocat ac promere sententiam et adicere rationes iubet.
Traduzione all'italiano
Con l'uccisione di Messalina fu sconvolto il palazzo imperiale, per la gara, apertasi tra i liberti, su chi riuscisse a scegliere una moglie a Claudio, incapace di vivere senza una donna e incline a farsi comandare dalla moglie. Non meno violenta divampava la competizione tra le pretendenti: ciascuna vantava, a gara, la nobiltà, la bellezza, le ricchezze e si mostrava degna di un matrimonio così alto. La contesa più serrata si esprimeva tra Lollia Paolina, figlia del consolare Marco Lollio, e Giulia Agrippina, figlia di Germanico: questa godeva del favore di Pallante, quella di Callisto; Narcisso, invece, dava il suo appoggio ad Elia Petina, appartenente alla famiglia dei Tuberoni. L'influenzabile Claudio, propenso ora verso l'una, ora verso l'altra, a seconda di quale consigliere avesse ascoltato, convoca in consiglio i liberti in disaccordo e ordina che ciascuno esprima la propria opinione, motivandola.