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Versione originale in latino


Simul nuntiato regem Artaxian Armeniis a Germanico datum, decrevere patres ut Germanicus atque Drusus ovantes urbem introirent. Structi et arcus circum latera templi Martis Vltoris cum effigie Caesarum, laetiore Tiberio quia pacem sapientia firmaverat quam si bellum per acies confecisset. Igitur Rhescuporim quoque, Thraeciae regem, astu adgreditur. Omnem eam nationem Rhoemetalces tenuerat; quo defuncto Augustus partem Thraecum Rhescuporidi fratri eius, partem filio Cotyi permisit.
In ea divisione arva et urbes et vicina Graecis Cotyi, quod incultum ferox adnexum hostibus, Rhescuporidi cessit: ipsorumque regum ingenia, illi mite et amoenum, huic atrox avidum et societatis impatiens erat. Sed primo subdola concordia egere: mox Rhescuporis egredi finis, vertere in se Cotyi data et resistenti vim facere, cunctanter sub Augusto, quem auctorem utriusque regni, si sperneretur, vindicem metuebat. Enimvero audita mutatione principis immittere latronum globos, excindere castella, causas bello.

Traduzione all'italiano


Siccome era nello stesso tempo giunta la notizia che Artassia era stato posto da Germanico sul trono d'Armenia, il senato decretò per Germanico e Druso l'ovazione al loro ingresso in città. Vennero anche eretti, ai lati del tempio di Marte Ultore, archi con le effigi dei due Cesari, tra il compiacimento di Tiberio per aver assicurato la pace con l'abilità politica, compiacimento più vivo che se avesse risolto la guerra sul campo. E affrontò con l'astuzia anche il caso di Rescuporide, re di Tracia. Remetalce aveva governato su tutto quel popolo; alla sua morte, Augusto assegnò una parte dei Traci al fratello Rescuporide e l'altra al figlio Coti. In questa divisione, a Coti toccarono le aree coltivate, le città e le regioni vicine alle colonie greche, mentre le zone incolte, selvagge e sulla frontiera del nemico a Rescuporide; e ciò in accordo alla diversa tempra dei due re: pacifico e raffinato il primo, indomabile, ambizioso e insofferente d'ogni vincolo associativo il secondo. Dapprima vissero in una subdola concordia; poi Rescuporide prese a sconfinare, s'appropriò di terre assegnate a Coti e contrappose la violenza alle sue resistenze, con cautela, però, sotto Augusto, di cui, come organizzatore dei due regni, temeva, se sfidato, la vendetta. Ma alla notizia del cambio di principe, lasciò mano libera a bande di briganti e smantellò fortezze, cercando pretesti di guerra.

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