Versione originale in latino
Postquam haec favorabili oratione praemisit multaque patrum adsentatio sequebatur, capto rursus initio, quando maritandum principem cuncti suaderent, deligi oportere feminam nobilitate puerperiis sanctimonia insignem. Nec diu anquirendum quin Agrippina claritudine generis anteiret: datum ab ea fecunditatis experimentum et congruere artes honestas. Id vero egregium, quod provisu deum vidua iungeretur principi sua tantum matrimonia experto. Audivisse a parentibus, vidisse ipsos abripi coniuges ad libita Caesarum: procul id a praesenti modestia. Statueretur immo documentum, quo uxorem imperator acciperet. At enim nova nobis in fratrum filias coniugia: sed aliis gentibus sollemnia, neque lege ulla prohibita; et sobrinarum diu ignorata tempore addito percrebuisse. Morem accommodari prout conducat, et fore hoc quoque in iis quae mox usurpentur.
Traduzione all'italiano
Dopo questa accattivante premessa, seguita da servile consenso dei senatori, riprese il discorso: se tutti consigliavano il matrimonio al principe, s'imponeva la scelta di una donna eccezionale per nobiltà, fecondità e moralità. Che Agrippina superasse tutti per nobiltà dei natali, era cosa palmare; aveva dato prova di fecondità e assommava alte doti morali. Era poi fatto singolare che, per provvidenziale volere degli dèi, una vedova si congiungesse a un principe che non aveva interferito nei matrimoni altrui. I senatori avevano certo sentito dai loro padri e constatato coi loro occhi che i Casari si portavano via, a loro piacimento, le mogli altrui: ben diverso invece il senso della misura dell'attuale principe. Bisognava dare un esempio su come un imperatore doveva prendere una moglie. Certo il matrimonio con la figlia del fratello era anch'esso inedito a Roma; ma ciò rientrava nella norma presso altri popoli, né aveva il divieto di legge alcuna; anche il connubio tra cugini, tanto a lungo ignorato, era diventato pratica frequente col passare del tempo: i comportamenti si regolavano sulla opportunità, e anche la soluzione presente si sarebbe trasformata in una pratica normalmente accolta.