Pillaus
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Versione originale in latino


Prorogatur Poppaeo Sabino provincia Moesia, additis Achaia ac Macedonia. Id quoque morum Tiberii fuit, continuare imperia ac plerosque ad finem vitae in isdem exercitibus aut iurisdictionibus habere. Causae variae traduntur: alii taedio novae curae semel placita pro aeternis servavisse, quidam invidia, ne plures fruerentur; sunt qui existiment, ut callidum eius ingenium, ita anxium iudicium; neque enim eminentis virtutes sectabatur, et rursum vitia oderat: ex optimis periculum sibi, a pessimis dedecus publicum metuebat.
Qua haesitatione postremo eo provectus est ut mandaverit quibusdam provincias, quos egredi urbe non erat passurus.

Traduzione all'italiano


Viene prorogato a Poppeo Sabino il governo della Mesia, con l'aggiunta delle province di Acaia e di Macedonia. Anche questo era un sistema tipico di Tiberio: prolungare il potere e mantenere, in genere fino alla fine della vita, le stesse persone a capo degli eserciti o nei settori di amministrazione civile. Molteplici le spiegazioni addotte. Secondo alcuni era il fastidio di nuove preoccupazioni a render valide per sempre decisioni prese una volta; secondo altri, per gelosia, perché fossero in pochi a goderne; c'è anche chi lo ritiene accorto nel giudizio ma incerto nelle scelte: in effetti non andava in cerca di qualità eccellenti e, per contro, detestava i vizi: dai migliori temeva un pericolo per sé, dai peggiori lo scandalo di una pubblica vergogna. In questa esitazione finì per giungere al punto di affidare delle province a persone alle quali non avrebbe poi consentito di uscire da Roma per raggiungerle.

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